Recensione Assassinio sull’Orient Express. Assassinio sull’Orient Express è un film del 2017 diretto, co-prodotto e interpretato da Kenneth Branagh e basato sull’omonimo romanzo del 1934 di Agatha Christie. Scritto da Michael Green, il film è interpretato da Branagh nel ruolo di Hercule Poirot, affiancato da un cast corale che comprende Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr., Michelle Pfeiffer e Daisy Ridley.
Il celebre investigatore Hercule Poirot si trova a bordo dell’Orient Express, in viaggio da Costantinopoli, quando, a causa di una bufera di neve, il treno è costretto a fermarsi e si scopre così che uno dei passeggeri è stato ucciso durante la notte. Poirot comincia le sue indagini per trovare il colpevole, nascosto tra i passeggeri del vagone.
Agatha Miller mantenne il cognome del primo marito, Archibald Christie, da cui divorzio a metà degli anni ’20, da qui il celeberrimo nome della scrittrice.
Proprio dopo questo evento traumatico, la scrittrice viaggiò in treno verso Baghdad, traendo ispirazione per la vicenda raccontata in uno dei suoi libri più amati, Assassinio sull’Orient Express, scritto nel mitico Hotel Pera Palace di Istanbul, che ispirò l’unico vero gioiello cinematografico tratto dalle sue opere, quello diretto nel 1974 dal Sidney Lumet.
In questo riadattamento di Kenneth Branagh, la star che risalta subito è il protagonista assoluto Hercule Poirot, che sin dall’inizio del film mette in chiaro i ruoli. Questa scelta, però, penalizza il buon Poirot che da sempre, pur essendo eccentrico, riesce a mimetizzarsi e a farsi sotovalutare per le sue caratteristiche fisiche poco prestanti ed un accento particolarmente marcato.
Possiamo pure ammirare i piani sequenza e i movimenti di macchina da fuori a dentro il treno, e viceversa, ma avremmo voluto raccontato con più pressione il passare monotono delle ore, e soprattutto il ritrovamento di primo mattino del cadavere di uno dei passeggeri, che dà il via all’indagine e quindi al film stesso.
Purtroppo anche il cast stellare con Judi Dench, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Penelope Cruz e molti altri vengono messi in secondo piano, restando dei personaggi bidimensionali. Poca attenzione anche ai flashback che non sono minimamente rappresentativi della mano capace ed esperta di Branagh.
A discolpa di tutto ciò, ci aspetta un finale azzeccato e geniale, dove tutti i sospettati sono seduti in una lunga tavolata dentro una galleria con il treno fermo da una slavina. Questo finale fa cambiare direzione al film che forse fa retromarcia per comprendere che le priorità erano troppo legate alla forma stilistica e al protagonista.
Fine recensione Assassinio sull’Orient Express.
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