Nel corso del 2019, risultano registrati poco più di 200 mila stranieri residenti in Sicilia. La loro presenza arricchisce le città isolane culturalmente, umanamente (tasso di natalità pari al 10,7 per mille abitanti contro il 7,7 della media complessiva siciliana) e anche economicamente, dal momento che sono 18.410 i titolari di imprese nati in un Paese extra-Ue, dato che risulta in crescita di 1,6 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 2018.
Numeri che arrivano da un’elaborazione della Caritas Diocesana di Catania sulla base del XXIX Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes “Conoscere per comprendere” e dei dati Istat.
Accogliere non basta. «È una concezione riduttiva dell’accoglienza quella che la concepisce come semplice supporto materiale ed economico». Lo scrive Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana nella prefazione del rapporto, che aggiunge come l’autentica integrazione nel nuovo contesto sociale «può dirsi compiuta quando, da ospiti, coloro che sono stati accolti diventano soggetti partecipi e attivi, offrendo un contributo personale alla crescita del tessuto sociale, del quale ormai sono divenuti parte».
I numeri degli stranieri residenti. La provincia di Catania si conferma la prima siciliana per numero di stranieri residenti che, nel corso del 2019, sono stati 37.740, in lievissima crescita (149) rispetto all’anno precedente, rappresentando il 3,4% della popolazione dell’intera area metropolitana (1,1 milioni) e un quinto del totale siciliano. Circa il 40% della popolazione straniera dell’area metropolitana si trova nel comune di Catania (14.600), il 4,7% dell’intera popolazione residente in città.
Presenza per nazionalità nella città di Catania. Un quinto degli stranieri residenti nella città di Catania proviene dallo Sri Lanka. I singalesi costituiscono, anche nel 2019, la fetta più numerosa della popolazione straniera, toccando quota 2.579. Distanziati di pochissimo ci sono 2.337 romeni, quindi a seguire, quasi appaiati, un migliaio di mauriziani (1.113), cinesi (1.105), e bengalesi (1.076). Significativa anche la presenza della comunità senegalese (803), nigeriana (461) e marocchina (423). In termini di provenienza per continente, il 40% del totale arriva dall’Asia, il 28,56% dall’Africa, il 26,09% dall’Europa e il 5,27% dall’America.
Nuovi cittadini italiani in Sicilia. Nell’Isola, per l’anno 2018, ultimo dato reso disponibile dall’Istat, sono stati 2.712 ad aver acquisito la cittadinanza italiana. La provenienza più diffusa è stata quella brasiliana con 465 nuovi cittadini italiani, seguiti dalla Tunisia (345), dal Marocco (316) e dall’Albania (200). Più in basso la Romania (181), e quindi circa un migliaio tutte le altre. Disparate le modalità di acquisizione, sebbene le più diffuse restino il matrimonio (751) e la residenza (592).
Permessi di soggiorno: Catania prima provincia. Con dati aggiornati a tutto il 2019, sono 117.709 i permessi di soggiorno presenti in Sicilia, tra questi la quota più elevata spetta all’area etnea, dove se ne registrano un quinto del totale (20,27% per un valore assoluto pari a 23.871).
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