Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Castiglia, classe 1988. L’arresto è avvenuto in seguito a un’ordinanza emessa il 28 ottobre 2024 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, con accuse che vanno dalla rapina aggravata a due tentativi di rapina, oltre ai reati di detenzione e porto illegale di armi.
Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dalla Squadra Mobile di Catania – Sezione Contrasto al Crimine Diffuso – hanno consentito di raccogliere elementi che collegherebbero l’indagato ad alcuni episodi delittuosi di matrice predatoria, avvenuti nel mese di agosto nel centro storico di Catania. I riscontri sono stati ottenuti grazie a un’intensa attività di analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di identificare Castiglia, il quale avrebbe agito a volto scoperto in tutte le circostanze.
Il primo episodio contestato a Castiglia è una rapina avvenuta all’interno di un punto vendita automatico “H24”, dove l’indagato avrebbe sorpreso due giovani e, minacciandoli di essere armato, li avrebbe costretti a consegnare il denaro che avevano con sé, una somma pari a 30 euro.
A questo episodio fanno seguito due tentativi di rapina. Il primo ha visto come vittima un turista austriaco, ospite di un B&B situato nel centro storico; in questo caso, l’uomo è riuscito a sfuggire alla rapina chiudendosi all’interno della struttura, costringendo così Castiglia ad allontanarsi. Il secondo tentativo, condotto con modalità analoghe, ha avuto per obiettivo un residente di un’abitazione adiacente alla struttura alberghiera.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Catania hanno basato gran parte delle prove sull’analisi delle immagini di videosorveglianza dei luoghi in cui si sono verificati i fatti. Dall’esame dei video, è emerso come Castiglia abbia agito senza nascondere il volto, dettaglio che ha facilitato la sua identificazione e ha contribuito a consolidare il quadro indiziario.
Alla luce di questi elementi, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha ritenuto necessario applicare la misura cautelare della custodia in carcere per l’indagato, al fine di prevenire ulteriori episodi di questo genere. Salvatore Castiglia è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale locale, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di ulteriori sviluppi.
L’indagine resta in una fase preliminare e l’indagato potrà far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune.
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