La Polizia di Stato, questa mattina, ha dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un pluripregiudicato palermitano di 45 anni ritenuto presunto autore di alcuni episodi di rapine aggravate nei confronti di donne anziane.
Gli episodi delittuosi contestati all’uomo, sarebbero stati perpetrati tra maggio e settembre del 2021.
Nel primo episodio, perpetrato a maggio del 2021, l’indagato, travisato e con la minaccia di un coltello che brandiva tra le mani, s’impossessava della somma di 970 euro, di due fedi nuziali, di un anello e di un paio di orecchini in oro, sottraendoli a un’anziana signora di 73 anni, che aveva poco prima prelevato la predetta somma presso un ufficio postale; nell’occorso, l’indagato si sarebbe introdotto nel vano ascensore condominiale dell’abitazione della vittima, e al suo arrivo ne avrebbe approfittato per perpetrare l’atto criminoso.
Nella seconda rapina, avvenuta a luglio dell’anno scorso, l’uomo, agendo con capo travisato da casco e mascherina chirurgica, s’impossessava con violenza e minaccia della somma di 10 euro, di una fede nuziale e di un paio di orecchini in oro, sottraendoli a una signora di 67 anni, mentre la stessa si trovava all’interno dell’androne del suo palazzo.
Nella terza circostanza, avvenuta nel mese di settembre u.s., il rapinatore con violenza e minaccia, s’impossessava di un paio di orecchini e di una collana in oro, sottraendoli a una signora di 82 anni. Nell’occorso, lo stesso avrebbe perpetrato il delitto all’interno dell’androne del palazzo ove risiedeva l’anziana vittima.
Gli agenti della Squadra Mobile, attraverso il racconto delle vittime, l’analisi del modus operandi ed in virtù dell’accurata analisi delle immagini tratte dagli impianti di videosorveglianza dei luoghi teatro degli eventi, sono riusciti a stabilire che gli episodi delittuosi erano, almeno in questa prima fase cautelare, riconducibili ad un unico autore.
Tale ipotesi investigativa veniva successivamente suffragata dal riconoscimento, attraverso individuazione fotografica, operata dalle stesse vittime.
Lo stesso è inoltre sospettato di aver commesso ulteriori fatti analoghi. La responsabilità penale in ordine a detti episodi verrà definita in ambito processuale.
Giova precisare che l’odierno indagato è, allo stato, indiziato in merito ai delitti contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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