La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in flagranza, due soggetti resisi responsabili del reato di tentata rapina aggravata in concorso ai danni di un esercizio commerciale ubicato nella centralissima zona di via Ruggero Settimo.
Nel corso dell’incessante attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, gli Agenti del Commissariato di P.S. “Centro” ed i colleghi dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno aderito ad una nota diramata dalla locale Centrale Operativa concernente la segnalazione di una rapina, appena compiuta all’interno di un esercizio, in via Ruggero Settimo, ad opera di due uomini di cui venivano fornite dettagliate descrizioni.
L’allarme, scattato tempestivamente, ha permesso alle volanti di convergere, nell’immediato, sul luogo segnalato e bloccare i due soggetti corrispondenti alle descrizioni diramate via radio. La profonda conoscenza del territorio dei poliziotti unitamente alla dettagliata descrizione fornita da una dipendente dell’esercizio, hanno consentito infatti, a breve giro di posta, di intercettare i due rapinatori.
Secondo quanto ricostruito successivamente dagli agenti, i due uomini nel tentativo di asportare merce dalla succitata attività commerciale, sorpresi nell’intento di rimuovere il dispositivo antitaccheggio ad una confezione di profumo, avrebbero minacciato la dipendente del negozio, la quale, tempestivamente aveva allertato le forze dell’ordine.
Compiutamente identificati e sottoposti a perquisizione personale, i due individui, all’atto del controllo, venivano trovati in possesso di altra merce precedentemente, che si presume sia stata portata via da altri esercizi, per altro non distanti da quello del furto descritto.
Tutta la merce sequestrata è stata riconsegnata agli aventi diritto ed alla luce dei fatti emersi, i due soggetti sono stati tratti in arresto per rapina aggravata in concorso e denunciati anche per il reato di furto in concorso. Inoltre, uno dei due soggetti è stato trovato in possesso di arnesi atti allo scasso, motivo per cui è anche stato denunciato, in stato di libertà, per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
Il provvedimento è stato convalidato in sede di “direttissima”
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