“Quanto accaduto nei giorni scorsi insieme alle dichiarazioni rese sulle vicende che riguardano la RAP impongono alcuni doverosi chiarimenti .
Come è noto, e più’ volte ribadito, la Giunta ha destinato 16,1 milioni di euro del fondo vincolato per far fronte alle spese sostenute da RAP causa i maggiori costi per il conferimento dei rifiuti fuori Palermo a causa della mancata consegna da parte della Regione della settima vasca.
Tali extracosti sono contenuti nel PEF 2020 validato dall’ETC cioè la SRR e dovranno essere frazionati nei tre anni dal 2021 al 2023 giusta Delibera del Consiglio Comunale.
La RAP pertanto non ha nulla da temere circa il riconoscimento degli extracosti che, si ripete, sono dovuti dal Comune tanto è vero che la Giunta ha, con atto politico, accantonato e destinato a tal fine i 16,1 milioni di euro proprio per far fronte alle più pressanti necessità di cassa.
Tale circostanza deve indurre tutti, dentro e fuori la RAP, a ritrovare un clima di serenità’; a nulla serve ipotizzare catastrofi inesistenti se non a dare una comunicazione errata i cui effetti possono proprio indebolire la nostra azienda nel mercato in cui opera.
Siamo consapevoli delle debolezze strutturali della RAP sia in termini di mezzi che di personale.
Stiamo superando le prime con i fondi del PON REACT senza perciò appesantire prelievi ai cittadini, mentre per le seconde siamo in attesa di aver il Piano dei Fabbisogni del personale che l’AU dovrà trasmettere al Comune al fine di verificarne la fattibilità’ e la sostenibilità’ economica.
In attesa di condividere un quadro programmatico chiaro e sostenibile possiamo auspicare in un ulteriore sforzo dei sindacati e dei lavoratori tale da far uscire Palermo dalle attuali criticità’ nella raccolta’ dei rifiuti.
Sulla ricapitalizzazione abbiamo dato ulteriore impulso agli uffici affinché portino a compimento le procedure avviate con la massima urgenza così da consolidare il patrimonio di RAP e, di conseguenza, renderla più stabile”.
Lo dichiara l’assessore al Bilancio, con delega ai rapporti funzionali con Rap, Sergio Marino, che, unitamente al vicesindaco, Fabio Giambrone, tra il 18 ed il 20 agosto incontrerà i sindacati e l’Amministratore Unico di Rap per approfondire le questioni e fare il punto sulle diverse criticità aziendali.
“L’Assessore Sergio Marino conferma con le sue parole e con i fatti che sono sotto gli occhi di tutti, non solo di essere incapace, da assessore, di dare alla RAP un indirizzo ed una guida perché non si ripetano periodicamente le crisi come quella gravissima che stiamo vivendo, ma dimostra anche una grave ignoranza istituzionale su ruoli e compiti distinti dei parlamentari e degli amministratori”. Dichiara la consigliera Marianna Caronia.
“Non sa infatti, o fa finta di non sapere che a me, da parlamentare regionale, spetta il compito di individuare e favorire lo stanziamento di somme per risolvere i problemi, cosa che ho fatto quando ho proposto la norma regionale che ha destinato a Palermo 7,5 milioni.
E non sa o fa finta di non sapere che a me, come consigliera di opposizione, spetta il compito di vigilare sul buon operato dell’Amministrazione.
Spetterebbe appunto a lui, da assessore Comunale, attivarsi perché le somme regionali siano effettivamente destinate ed utilizzate, ma ad oggi, esattamente 14 mesi dopo quella legge regionale, non mi risulta un solo atto amministrativo che porti la firma di Sergio Marino.
Delle due quindi una sola: l’assessore Marino o c’è o ci fa. In ogni caso resta, come ho detto ieri, politicamente colpevole e responsabile dell’attuale situazione, essendo l’assessore comunale alla RAP e al
bilancio” conclude.
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