Randazzo (CT), il centro abitato frana: interviene la Regione
Decenni di rinvii e di ritardi burocratici per reperire le risorse finanziarie, ma soprattutto la mancanza di un progetto esecutivo: è per questo che a Randazzo, nel Catanese, il consolidamento del versante sud è rimasto per lungo tempo lettera morta. Una situazione che non poteva di certo sfuggire all’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal governatore Nello Musumeci, che oggi, grazie a un’attività di programmazione delle risorse e di pianificazione mirata degli interventi, raggiunge un altro importante risultato.
La Struttura diretta da Maurizio Croce ha infatti completato le procedure di aggiudicazione relative alla progettazione per la messa in sicurezza del quartiere Santa Maria, con le sue caratteristiche case costruite sul costone roccioso.
Sarà un raggruppamento temporaneo di professionisti, coordinato dalla Pro-Geo di Palermo, a effettuare le indagini tecniche. Ci troviamo in un’area a forte rischio di cedimenti, con fessurazioni e lesioni che non lasciano presagire nulla di buono. Del resto la classificazione R4, di rischio elevato, la dice lunga sulla necessità di un’opera che possa finalmente restituire serenità ai residenti.
L’area, che si snoda tra piazza monsignor Mancini e via Umberto I, è il cuore pulsante del paese, con numerosi esercizi commerciali e uffici alle spalle della Basilica di Santa Maria Assunta, gioiello architettonico in stile gotico-normanno. Tra le misure previste dal progetto, la collocazione di reti metalliche e un sistema di chiodatura, ma anche una serie di funi di ancoraggio. Verrà altresì effettuato il disgaggio delle parti instabili sulla parete rocciosa e il taglio di arbusti e rovi.
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