Comunicato n. 316
I nodi legati al passaggio di consegne tra Ato ed Srr, e più in generale le numerose criticità attualmente presenti sul fronte della gestione dei rifiuti in tutte le province siciliane, al centro dell’audizione della Commissione regionale all’Ambiente dell’Ars, convocata a Palermo lo scorso 30 aprile dal presidente, Giuseppe Trizzino.
Un summit scaturito da una precisa sollecitazione presentata ad inizio aprile dai membri della Srr iblea, ed a cui hanno preso parte tutti i vertici dei nuovi enti costituiti nelle realtà territoriali siciliane. All’incontro ha partecipato, in qualità di membro del cda della Srr iblea, anche il sindaco Federico Piccitto. ‘La Commissione Ambiente – spiega il primo cittadino – ha potuto constatare, in presa diretta, le numerose problematiche di natura tecnica ed amministrativa che le singole Srr sono oggi costrette ad affrontare a causa dell’attuale fase di stallo, determinata nel passaggio con le vecchie Ato. Una fase d’ incertezza che, vista la particolare delicatezza del tema, va assolutamente superata in tempi brevi. Per questo è emersa quindi la necessità di attivare una serie di tavoli tecnici separati per le varie realtà locali siciliane, che consentano di risolvere, in tempi ragionevolmente rapidi, le attuali criticità, favorendo la piena operatività del nuovo sistema’.
Tra le problematiche sollevate dai rappresentanti della Srr iblea, la situazione delle discariche di Ragusa (progetto di innalzamento delle sponde), Vittoria e Scicli (gestione post-mortem). Aspetti, quelli citati, peraltro strettamente collegati alla definizione della pianta organica della nuova Srr, a cui si unisce il passaggio del personale attualmente in organico all’Ato iblea, e la conseguente necessità di far fronte alla ridotta presenza, nella vecchia società d’ambito, di figure professionali in grado di predisporre i relativi progetti. ‘E’ necessario – sottolinea il sindaco Piccitto – andare oltre la fase dell’emergenza ed avviare un sistema di gestione strutturato che consenta la creazione e lo sviluppo di progetti ed iniziative utili ad avviare un ciclo virtuoso dei rifiuti nel nostro territorio. Per farlo, però, la Regione è chiamata a fornire quelle risposte che, finora, sono rimaste quasi totalmente inevase’.
Ragusa 03/05/2014
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