Ragusa, l’amministrazione comunale ritira alcune osservazioni che erano state presentate sul piano paesaggistico

Comunicato n.627

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RITIRA ALCUNE OSSERVAZIONI
CHE ERANO STATE PRESENTATE SUL PIANO PAESAGGISTICO

L’Amministrazione Comunale, cosi come annunciato nel corso della cam…

Comunicato n.627

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RITIRA ALCUNE OSSERVAZIONI
CHE ERANO STATE PRESENTATE SUL PIANO PAESAGGISTICO

L’Amministrazione Comunale, cosi come annunciato nel corso della campagna elettorale in merito a conservazione e protezione del paesaggio, ha ritirato alcune osservazioni al piano paesaggistico presentate dalla precedente amministrazione. Tra le altre è stata ritirata l’osservazione contro l’art. 42 che regola le costruzioni sparse in zona agricola e garantisce dall’eccessivo consumo di suolo dovuto all’edificazione di residenze.
‘Ad oggi in zona agricola – dichiara l’Assessore all’ecologia ed ambiente Claudio Conti – risultano edificati, escluse le aree di recupero, 1.800.000 mq ( 5.500.000 mc ) pari a circa 18.000 abitazioni con una popolazione insediabile di oltre 60.000 abitanti: un’altra Ragusa. Non c’è quindi più spazio in campagna per nuove costruzioni residenziali ad esclusione di quelle necessarie per l’attività agricola pena un’ulteriore impermeabilizzazione dei suoli che, riducendo l’assorbimento di pioggia nel suolo, espone il territorio al rischio frane e alluvioni come nel caso della Sardegna e delle altre regioni colpite in questi ultimi giorni da dissesto idrogeologico.
A supporto di ciò l’Amministrazione ha presentato quindi all’Assessorato ai Beni Culturali anche una robusta giurisprudenza sia di Cassazione Penale che di Consiglio di Stato a supporto delle proprie tesi.
Tale decisione risulta coerente con il cambiamento culturale in atto nel paese che si manifesta con il disegno di legge governativo sul consumo di suolo e con la proposta delle Regioni che in Conferenza Unificata hanno richiesto ed ottenuto dal governo che per 3 anni dall’entrata in vigore della legge vi sia lo stop al consumo di suolo e il parere positivo dell’ANCI che auspica incentivi per un minore e migliore utilizzo del suolo a favore dei Comuni proponendo due tipi di iniziative: la riconversione e la riqualificazione degli edifici già esistenti nelle città e un’incentivazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio e per l’efficientamento energetico’.

Ragusa 9/12/2013