Comunicato n. 242
Massima chiarezza rispetto alla gestione dei rifiuti, presente e passata, in tutte le province siciliane, Ragusa compresa, per garantire, così, una soluzione più rapida alle diverse criticità emerse nel difficile passaggio di consegne tra le vecchie Ato e le nuove Società per la regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti (SRR), scongiurando altresì il rischio di un’emergenza generale sul tema, anche nel territorio ibleo. E’ la proposta lanciata dal presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, durante il confronto che si è svolto ieri pomeriggio a Palermo tra i rappresentanti della Srr iblea ed il direttore del dipartimento regionale dell’ Acqua e dei Rifiuti dott. Marco Lupo, presente insieme al funzionario Roberto Li Causi. Lo stesso Trizzino, al termine dell’incontro, ha annunciato la volontà di coinvolgere tutti i presidenti delle SRR siciliane, in occasione della prossima convocazione della commissione Ambiente, prevista per il 10 aprile. Presenti all’incontro di ieri pomeriggio, oltre ai rappresentanti della Regione, il presidente della SRR di Ragusa, Filippo Cavallo, i sindaci di Ragusa, Federico Piccitto, e di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, in qualità di membri del cda della SRR, il presidente del collegio dei revisori dei conti, Salvatore Buscema, gli attuali commissari dell’Ato Ragusa Ambiente, Fabrizio Failla e Massimo Gulino ed il parlamentare regionale Vanessa Ferreri. Oggetto del confronto una serie di problematiche irrisolte relative proprio al passaggio di consegne tra l’Ato e la Srr iblea. Tra queste spiccano in particolare la questione delle discariche di Ragusa, Vittoria e Scicli e l’attivazione degli impianti di compostaggio nei rispettivi siti di Ragusa e Vittoria, nonché la dotazione organica della SRR, specie in riferimento alla legge regionale n. 9, ed il possibile assorbimento del personale dell’Ato Ambiente in liquidazione. Su quest’ultimo punto, le criticità maggiori si concentrano sulla ridotta disponibilità di figure professionali di livello apicale all’interno della stessa Ato. Per quanto riguarda la situazione delle discariche, le problematiche principali riguardano per il sito ipparino la gestione della fase di post-mortem, soprattutto per quanto riguarda le risorse finanziarie attualmente disponibili e gli interventi di messa in sicurezza. Medesime criticità relative alla gestione della fase post-mortem, in prospettiva, anche per la discarica di Cava dei Modicani, a cui si aggiunge, nel brevissimo periodo, la necessità di predisporre un’ulteriore capacità di abbancamento dei rifiuti attraverso la realizzazione di uno specifico progetto di innalzamento delle sponde della vasca attualmente in uso. A questo proposito, peraltro, l’attuale fase di stallo, legata proprio alla ridotta presenza di figure professionali all’interno dell’Ato in grado di predisporre il progetto in tempi brevi, potrebbe essere almeno temporaneamente superata attraverso l’impiego di figure professionali esterne. Alla luce dell’attuale fase di incertezza, legata ad aspetti tecnici e finanziari nell’avvicendamento tra ATO ed SRR, i rappresentanti delle società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti hanno ribadito l’impossibilità di provvedere al trasferimento della gestione delle discariche dall’ATO alla SRR. Superato invece il problema dell’avvio dell’iter necessario all’attivazione degli impianti di compostaggio che potranno essere invece ceduti dall’ATO alla SRR. Alla luce del complesso quadro e delle difficoltà oggettive di avvio della SRR, i rappresentanti della Srr iblea hanno ribadito la necessità di provvedere alla nomina, da parte della Regione, di nuovi commissari straordinari per i rifiuti con più ampi poteri d’azione rispetto agli attuali il cui mandato scade alla fine del mese di aprile.
Ragusa 02/04/2014
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