Ragusa, conferenza di servizio su erosione spiagge – il comune di ragusa coordinerà le politiche di difesa dei litorali
Comunicato n. 659
Si è tenuta il 18 dicembre scorso, presso la sala giunta, una conferenza di servizio sull’erosione delle spiagge e la gestione del litorale. L’incontro, convocato dall…
Comunicato n. 659
Si è tenuta il 18 dicembre scorso, presso la sala giunta, una conferenza di servizio sull’erosione delle spiagge e la gestione del litorale. L’incontro, convocato dall’assessore all’Ambiente Claudio Conti, è servito a fare il punto sui progetti che interessano l’intero litorale della provincia di Ragusa, di cui due nel mare prospiciente il comune di Ragusa, a Cammarana e Punta Braccetto. Hanno partecipato all’incontro la Soprintendenza di Ragusa, il Genio Civile di Ragusa, i comuni di Santa Croce Camerina, Vittoria, Scicli e Legambiente. Dopo gli interventi del prof. Giorgio Anfuso, docente di geomorfologia e dinamica dei litorali presso la Facoltà di Scienze del Mare e dell’Ambiente della Universidad de Cádiz (Spagna) e di Legambiente, ambedue esprimendo motivi di forte preoccupazione rispetto alla problematica, ad esporre le nuove tecnologie soft di ripascimento e difesa delle spiagge è stato chiamato il prof. Enzo Pranzino, docente ordinario di geomorfologia e dinamica dei litorali presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Firenze e presidente del Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero (associazione scientifica con circa 250 soci specializzati nei settori della geologia, ingegneria costiera, urbanistica e biologia). E’ stato evidenziato da tutti che gli interventi di difesa della costa devono essere progettati su larga scala e non possono essere gestiti dai singoli comuni per cui, venendo meno il ruolo politico di coordinamento della Provincia in via di scioglimento, si è dato mandato al comune di Ragusa di assumere, in quanto comune capoluogo, il ruolo di coordinatore per le politiche di difesa dei litorali . E’ stata altresì rilevata l’esigenza di intervenire con progetti ‘leggeri’ che evitino, per quanto possibile, l’utilizzo di massi a mare utilizzando per il ripascimento delle spiagge sottoposte ad erosione i volumi di sabbia accumulatisi nel tempo sopraflutto ai porti e in alcuni casi anche all’interno degli stessi.
Ragusa 19/12/2013