Ragusa, appello di giovanni iacono – ‘città metropolitane e liberi consorzi tra comuni non è una svolta epocale ma un pasticcio e uno scippo epocale, chi li vota si assume la responsabilità davanti ai cittadini’

Comunicato n. 152

Il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa Giovanni Iacono lancia un accorato appello a tutta la deputazione iblea, ai sindaci, ai consiglieri comunali e ai loro riferimenti pol…

Comunicato n. 152

Il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa Giovanni Iacono lancia un accorato appello a tutta la deputazione iblea, ai sindaci, ai consiglieri comunali e ai loro riferimenti politici all’Assemblea Regionale Siciliana sulla vicenda dei ‘liberi consorzi e sul DDL delle Città Metropolitane’.
Iacono dichiara: ‘Già nell’aprile del 2012 e a più riprese nel 2013 avevo lanciato l’allarme sugli scenari e sulle conseguenze per l’avvio confuso ed errato del processo di riforma degli enti territoriali con l’abolizione delle province, e i fatti mi hanno dato ragione. Non si è fatta in alcun modo una seria riforma organica, ma solo un pasticcio velenoso. Ciò che si accinge a votare l’Assemblea Regionale Siciliana con l’istituzione delle città metropolitane la considero, per la provincia di Ragusa, una vera e propria catastrofe. Ci troveremo a mantenere l’apparato gigantesco e costosissimo della Regione siciliana (questa si da abolire), le città metropolitane di Palermo e Catania a fare da ‘assi pigliatutto’ e poi svariati, frammentati, ‘svuotati’ di funzioni e con attività sovrapposte (v. rifiuti ed SRR) ‘Consorzi tra liberi Comuni’. Infine i Comuni sempre meno autonomi e con i tanti problemi quotidiani. Altro che svolta ‘epocale’, possiamo parlare di ‘scippo epocale’ perché i cittadini dei territori piccoli si troveranno a perdere in un colpo solo la propria identità provinciale con conseguenze anche occupazionali. Le città metropolitane avranno attribuite funzioni amministrative estese che abbracceranno le attività produttive, il commercio, l’artigianato, l’istruzione compresa l’edilizia scolastica, la cultura, l’agricoltura e le foreste, la gestione dei servizi essenziali ecc. Nella sostanza questa abolizione delle province si sta attuando ignorando totalmente la partecipazione ai processi decisionali, ad esempio dei comuni e dei consigli comunali, creando disagi ai cittadini che avranno come riferimento amministrativo altre sedi più distanti, parcellizzando e cancellando le identità e indebolendo ulteriormente alcuni territori a vantaggio di altri come, appunto, le città metropolitane che in rapporto alle aumentate funzioni riusciranno, ovviamente, a drenare risorse economiche.
Faccio appello in primis a tutta la deputazione iblea e alla responsabilità che si assumeranno con i cittadini per le conseguenze di un eventuale voto favorevole su una ‘riforma’ confusa e dannosa per il nostro territorio. Rivolgo l’appello ai Sindaci, ai Consigli Comunali e a tutte le forze politiche affinché si attivino urgentemente per fare prevalere il buon senso al di là delle appartenenze’.

Ragusa 03/03/2014