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Ragusa, a malta seconda giornata dei seminari del progetto archaeotur

di redazione

Il Comune di Ragusa ha diramato il Ufficio Stampa

Comunicato Stampa n.484

Sono proseguiti stamane presso il Maritime Museum di Vittoriosa (Malta) i lavori del progetto ‘Archaeotur ‘ Gestione integrata dei siti archeologici a Ragusa e Malta, finanziato con i fondi del Programma Operativo Italia – Malta 2007 ‘ 2013.
Obiettivo del progetto è quello di contribuire, attraverso la promozione del circuito turistico integrato Ragusa-Malta, allo sviluppo economico dei territori in un’ottica di sostenibilità ambientale favorendo l’incremento, la destagionalizzazione dei flussi turistici per rafforzare la riscoperta delle radici comuni e delle identità culturali. Le azioni di promozione turistica del patrimonio archeologico attraverso l’individuazione degli ‘Heritage Trails’ e del ‘Circuito Turistico Integrato Archaeotur’, sono orientate alla valorizzazione dei siti di minore interesse rispetto ai grandi attrattori culturali presenti in entrambe le isole. Le zone archeologiche oggetto dell’intervento, sia Ragusa, sia a Malta, sono le catacombe, gli ipogei e le necropoli del periodo tardo antico.
I partner del progetto hanno quindi a tale scopo previsto per la valorizzazione e fruizione di tale patrimonio il miglioramento dell’accessibilità anche a soggetti diversamente abili, l’allestimento di supporti tecnologici, come audio guide multimediali, attività di comunicazione e diffusione dei risultati del progetto e la realizzazione di seminari di approfondimento per individuare un piano di gestione e definizione di percorsi turistici.
Per l’Isola di Malta gli interventi, già in avanzata fase di esecuzione, si sono concentrati sulle catacombe di St. Augustine’s e di Ta’ Bistra, mentre per la provincia di Ragusa ( i beni culturali oggetto dell’intervento sono infatti non solo presenti nel capoluogo ma anche a Santa Croce Camerina), riguardano le catacombe di Cisternazzi, l’ipogeo di Donnafugata e Trabacche, la necropoli di Cava Celone, la necropoli e la basilica di Pirrera, la necropoli di Mirios, il mausoleo e le terme di Mezzagnone.
Un lavoro dunque quello portato avanti dai soggetti partner, molto impegnativo, frutto di una propedeutica attività di ricerca e di scambi di informazioni ed esperienze. Il risultato di tali attività è stato quindi il motivo che ha portato anche alla organizzazione dei seminari che si sono svolti in questi giorni a Malta.
Ai primi interventi del seminario di ieri pomeriggio hanno fatto seguito per l’intera giornata odierna gli incontri che hanno visto alternarsi al tavolo dei relatori il prof. Giovanni Di Stefano, direttore del Parco di kamarina, il prof. Adrian Zahra del St. Aloysius College, il dott. Reuben Grima del Dipartimento del Built Heritage dell’Università di Malta e Leslie Vella, direttore marketing del Tourism Authority di Malta.
Ad aprire la sessione antimeridiana è stato il direttore del Parco Archeologico di Kamarina, prof. Giovanni Distefano. Lo stesso partendo dal significato del termine Parco definito come luogo chiuso, circoscritto, isolato, protetto, destinato alla fruizione, ha parlato dei parchi archeologici della Regione Sicilia e delle leggi che hanno istituito gli stessi. Di Stefano sostenendo che esiste un forte intreccio tra parchi archeologici e parchi naturali ha citato alcuni riferimenti normativi, tra cui la legge n. 20 del 3 agosto del 2000 della Regione Siciliana e più recenti provvedimenti che hanno contribuito in maniera determinante alla formazione di una tradizione giuridica dei parchi archeologici, alla istituzione ed organizzazione di Parchi nell’Isola ed alla nascita di ventuno parchi come quelli di Piazza Armerina, Morgantina, Solunto, Camarina.
I lavori sono quindi proseguiti con l’intervento del dott. Adrian Zahra del St. Alosius College di Malta. Lo studioso ha preso in esame l’aspetto relativo all’efficacia di un programma educativo per giovani studenti in un sito culturale. Partendo dal presupposto che i musei ed i siti culturali sono luoghi di apprendimento per gli alunni, Zahra ha anche affermato che ‘ le visite guidate possono e devono essere occasioni di stimolo di esaltare i valori, i sentimenti e accrescere le conoscenze; è quindi per questo motivo che abbiamo pensato di somministrare ai giovani, dopo le visite nei nostri siti, alcuni questionari per testare e verificare l’efficacia delle diverse azioni del nostro lavoro’.
Ruben Grima del Dipartimento del Built Heritage dell’Università di Malta, ultimo ad intervenire nella mattinata, si è occupato invece dei monumenti preistorici di Hagàr Qim e Mnajdra’ inseriti nel patrimonio Unesco, meglio conosciuiti come ‘i Templi megalitici di Malta’. Si tratta di siti di grande interesse storico che sono stati coperti con ripari protettivi nel corso di un progetto completato nel 2009 con i finanziamenti FERS, Programma per Malta 2004/2008. ‘Un particolare tipo di intervento ‘ ha sostenuto Grima – che potrà essere eseguito anche in altri siti che presentano caratteristiche similari; siamo pronti a mettere a disposizione la nostra esperienza per adottare questa soluzione’.
Dopo la pausa per il pranzo sono ripresi i lavori del seminario con la relazione di Leslie Vella, direttore Marketing del Tourism Authority di Malta. ‘Il ruolo fondamentale dei servizi di trasporto per lo sviluppo del turismo nell’Isola di Malta è stato fondamentale ‘ ha affermato nel suo intervento Vella. Gli ottantuno voli diretti da e per Malta oggi assicurati, gli uffici di rappresentanza maltesi istituiti in molti Paesi, i crescenti contati con diversi tour operator e gli investimenti per un’attenta politica di marketing, hanno contribuito al decollo del settore del turismo primaria fonte di sviluppo della nostra economia’.
I lavori della giornata di studi si sono conclusi con la presentazione di un Piano di gestione dell’itinerario turistico integrato’ che è stato curato nell’ambito del progetto ‘Archaeotur’ dalle dottoresse Clorinda Arezzo, Giuliana Occhipinti, Nicoletta Blundo e dal dott.Damiano Bracchitta. L’idea-progetto sviluppata dal gruppo di studio seguendo un approccio orientato al marketing turistico, è stata quella di creare dei percorsi turistici alternativi capaci di suscitare l’interesse di un ampio numero di potenziali fruitori . Diversi i percorsi turistici ipotizzati, tra questi un itinerario che prevede uno spostamento a bordo di imbarcazioni da Marina di Ragusa a Punta Secca con soste nell’area archeologica di Caucana ed in un agriturismo dell’entroterra. Innovativa anche l’idea di un percorso in bicicletta, denominato ‘pedalata verde’ alla scoperta dei siti archeologici minori. Particolari inoltre le idee di creare dei percorsi didattici esperenziali ed altri espressamente dedicati ai diversamente abili.

Redazione

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