Ragazzi morti a Cala Rossa, la scogliera e’ franata

La perizia consegnata da geologi e vigili del fuoco conferma: una parte del costone roccioso di Cala Rossa, a Terrasini, su cui si erano fermati la sera del 3 settembre, Francesca Inghilleri e Giuseppe Mignano…

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di redazione

La perizia consegnata da geologi e vigili del fuoco conferma: una parte del costone roccioso di Cala Rossa, a Terrasini, su cui si erano fermati la sera del 3 settembre, Francesca Inghilleri e Giuseppe Mignano, è effettivamente crollata. Le analisi avrebbero accertato che proprio nel punto in cui la ragazza ha lasciato la borsa, un pezzo di scoglio si è staccato, finendo in acqua. Non è chiaro però se il cedimento sia avvenuto prima o nel momento in cui c’erano i due giovani. Il giallo dunque resta aperto. Secondo l’autopsia, Francesca e Giuseppe, lei di Partinico e lui di Borgetto, sono morti insieme. Il Pm Rita Fulantelli ha concesso una proroga di 30 giorni per il deposito della perizia medico legale. Si spera di trovare nuovi elementi dai risultati degli esami tossicologici e su quelli autoptici. I corpi di Francesca, reduce da una relazione dalla quale aveva avuto una bimba, e di Giuseppe, erano stati trovati in mare il 4 settembre. I due si frequentavano da poco, si erano conosciuti in locale di Trappeto, dove lavoravano. Inizialmente sono state numerose le ipotesi avanzate, dal duplice omicidio, all’omicidio-sucidio e infine quella della caduta accidentale, che sembra quella più accreditata. Le indagini si erano prima concentrate sull’ex compagno di Francesca, ma non ci sono elementi a suo carico. Le telecamere installate al chioschietto della piazzetta degli innamorati hanno solamente ripreso l’arrivo dei due ragazzi in moto. Con loro non c’erano altre persone sospette.