Raciti: Rimpasto di governo “entro 48 ore”
Palermo, 2 set 2014 – Ancora in subbuglio il PD in Sicilia, si cerca di evitare lo scontro duro ma i rapporti interni al Pd siciliano e tra questo e il governatore non riescono a rasserenarsi. Questa mattina il segretario regionale, Fausto Raciti, si è recato a Roma per incontrare Lorenzo Guerini e spiegare l’esito della tesa riunione di ieri tra i cuperliani, cui fa riferimento lo stesso Raciti, e i renziani: argomento principe la riorganizzazione della delegazione Pd in Giunta che vedrebbe rimessa in discussione la dichiarazione del presidente di ieri dove dichiarava: “Mi sono stancato. Non ho intenzione di fare un rimpasto ogni quattro mesi e non ho intenzione di riaprire le nomine nella sanità – ha dichiarato il presidente della Regione Sicilia – chi vuole, si metta con me a governare altrimenti prendano le necessarie conseguenze. Io vado avanti”.
Si paventava anche un azzeramento di tutte le cariche nell’esecutivo, all’Ars e nel partito, che avrebbe comportato l’ennesimo stravolgimento del partito democratico.
Sembra alla fine che sia prevalsa la linea dei cuperliani e così Raciti conferma: “Molto presto consegnerò i nomi dei nuovi assessori del Pd a Guerini e Crocetta”. Continua il segretario regionale: “Comunque tutto sarà definito a breve, non oggi ma entro 48 ore”. Raciti fa riferimento ad “un ultimo treno” ed il messaggio è prevalentemente alle anime inquiete del partito: “Dall’ultima direzione ho ricevuto un mandato che ha i crismi dell’ufficialità e che prevede quanto stiamo adesso facendo. Ho un compito da portare a termine, un compito alto e chi viene meno a questo mandato se ne assumerà le responsabilità. Basta giochini”.
A chi gli riporta le dichiarazioni del presidente dove afferma che “le piccole mediazioni fanno schifo”, Raciti risponde: “La solita eleganza ma la direzione è segnata, non si cambia. Si assuma anche lui le sue responsabilità”.
Così dopo appena pochi mesi dal varo del ‘Crocetta bis‘ si ridiscute tutto, ma le dichiarazioni dei protagonisti lasciano intendere che non si tratta di un percorso immediato.