MILANO (ITALPRESS) – “Alla presidenza della Repubblica non ci si candida. Tocca ai partiti confermare la loro responsabilità, anche sul Quirinale. Ciò di cui l’Italia ha bisogno è non avere elezioni anticipate. E su questo non ho dubbi”. Per Renato Brunetta la chiave è la responsabilità e quindi sul voto anticipato dice: “Sarebbe una contraddizione in termini. Servono continuità e coesione per la massima performance del governo. E siccome sono stati i partiti all’inizio del 2021 a scegliere di sostenere Draghi, la palla passa ai gruppi parlamentari, che dovranno decidere se avere ancora a cuore il bene dell’Italia”.
Alla domanda se sarebbe meglio Draghi 7 anni al Colle, che un altro anno a Palazzo Chigi. Il ministro risponde: “Questi mesi di governo di cui siamo fieri e orgogliosi sono merito, oltre che di Draghi, della leale collaborazione dei partiti e di tutti i livelli istituzionali. Io sono per finire la legislatura, arrivare al 2023 è il minimo sindacale. Il principio alla base di questo governo di unità nazionale è la coesione e servono le scelte politiche più in grado di realizzarla”.
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