ROMA (ITALPRESS) – Silvio Berlusconi e Mario Draghi tengono banco nelle elezioni per il nuovo Capo dello Stato: ad avere più visibilità sui mezzi di informazione italiani, nell’ultima settimana, è stato il leader di Forza Italia, con 18.330 citazioni, circa 1.500 in più rispetto a Draghi (16.856).
La situazione però si ribalta nelle ultime 48 ore, con il premier che ottiene 5.468 menzioni a fronte delle 2.992 di Berlusconi, che ha sciolto la riserva e comunicato la sua rinuncia a correre per il Quirinale.
È quanto emerge dal monitoraggio svolto su oltre 1.500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha rilevato le citazioni relative ai candidati per il Quirinale sui media nazionali e locali nel periodo dal 19 al 25 gennaio 2022, mettendole a confronto con quelle del 24 e 25 gennaio.
Nell’ultima settimana, alle spalle di Draghi e Berlusconi troviamo l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini (4.488 citazioni), che precede la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (3.083) e la ministra della Giustizia Marta Cartabia (2.539).
Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e indicato dal M5S fra i possibili candidati, si aggiudica la sesta posizione (2.268), seguito dall’ipotesi di un Mattarella bis (1.825), da Giuliano Amato (1.787), dalla vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti (1.611) e dal ministro della Cultura Dario Franceschini (719).
L’analisi di Mediamonitor.it relativa alle ultime 48 ore, oltre al sorpasso di Draghi su Berlusconi, non rileva sostanziali modifiche nella classifica: dietro Draghi e Berlusconi, infatti, Casini (1.830), Casellati (1.334), Cartabia (1.042) e Riccardi (921) confermano le posizioni (dalla terza alla sesta) occupate nell’ultima settimana.
Perde invece una posizione l’ipotesi di un Mattarella bis (691), che scivola all’ottavo posto, scalzato dal “Dottor Sottile” (716), mentre rimane immutata la coda alla classifica, con Moratti nona (401) e Franceschini decimo (290).
Da segnalare infine la “performance” sui media degli “assi nella manica” sfoderati nelle ultime ore da Matteo Salvini e Giorgia Meloni: Carlo Nordio, l’ex magistrato titolare fra l’altro delle inchieste sul Mose di Venezia e sulle Brigate Rosse in Veneto, la cui candidatura è stata proposta dalla leader di Fratelli d’Italia, e il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, indicato dal leader della Lega, hanno ottenuto nelle ultime 48 ore rispettivamente 789 e 450 citazioni.
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