Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato, con l’ausilio della Squadra Mobile di Palermo, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro cittadini italiani, accusati di detenzione, vendita illecita, cessione, raccolta e trasporto in luogo pubblico di armi e munizioni. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica, rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro il traffico illegale di armamenti.
Gli arrestati, identificati come A.D. (29 anni), S.R. (36 anni), R.S. (49 anni) e T.A. (31 anni), sono ritenuti responsabili, a vario titolo, della gestione di un traffico illecito di armi che ha visto il coinvolgimento di diversi soggetti orbitanti attorno a contesti criminali, inclusi ambienti malavitosi strutturati.
L’operazione trae origine dalle investigazioni della Squadra Mobile – Sezione Reati contro la Persona – nei confronti di C.F., ex guardia particolare giurata, già condannato in primo grado con rito abbreviato. Quest’ultimo, pur essendo in possesso di regolare porto d’armi, è risultato aver acquistato in poco più di un anno ben 57 armi e oltre 600 munizioni, senza che il materiale fosse mai stato dichiarato all’Autorità di Pubblica Sicurezza e senza che fosse rinvenuto in suo possesso.
Le indagini si sono quindi concentrate sulla ricostruzione della destinazione delle armi e sulla loro effettiva movimentazione. Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, gli inquirenti sono riusciti a individuare e sequestrare tre armi – due pistole e una baionetta – nelle disponibilità di alcuni degli arrestati, confermando così la loro appartenenza a una rete di traffico illecito.
Dalle evidenze investigative è emersa l’imponente mole di armi e munizioni che gli indagati trattavano, nonché la costante ricerca e disponibilità di nuovi armamenti da immettere sul mercato clandestino. Un elemento particolarmente allarmante riguarda il fatto che queste armi finivano nelle mani di soggetti legati a circuiti criminali, tra cui individui riconducibili alle attività illecite nel quartiere ZEN di Palermo.
L’operazione condotta oggi rappresenta un colpo significativo alla criminalità organizzata, impedendo che ulteriori armi potessero alimentare la violenza urbana e i reati connessi. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e per tracciare con precisione la rete di distribuzione del materiale bellico.
La Polizia di Stato ribadisce il proprio impegno nel contrasto alla criminalità organizzata e al traffico illecito di armi, un fenomeno che continua a rappresentare una grave minaccia per la sicurezza pubblica.
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