Qualità della vita, Palermo la città in cui si vive peggio

“Palermo, la città in cui si vive peggio in Europa. Per Palermo anche l’inizio di questo nuovo anno rappresenta purtroppo un punto e a capo sulla penuria di risultati concreti del 2023”. Lo dichiara la consigliera del Movimento 5 Stelle, Concetta Amella.

“Il capoluogo siciliano non solo ha perduto le poche posizioni guadagnate su base annua nel 2022 nella classifica della qualità della vita del Sole 24ore, quando si piazzò all’88esimo posto, ma nel 2023 è addirittura scivolata al 95esimo.

Sette posizioni in meno nel giro di un anno: come se questa amministrazione, che continua a annunciare svolte sin dal suo insediamento, fosse invece impegnata in una gara a battere record negativi.

Adesso di mesi ne sono passati 18 e il capoluogo siciliano è peggiorato anche e soprattutto in termini di sicurezza generale, di viabilità e condizioni del manto stradale e le montagne di rifiuti ai bordi delle strade, sopportate per anni durante la precedente amministrazione, sono rimaste.

Adesso scopriamo di essere la prima città europea, tra quelle esaminate dal report della Commissione Ue, in cui si vive peggio.

Un risultato che non stupisce e che conferma l’inadeguatezza della gestione politica del sindaco Lagalla, puntuale espressione di tensioni, bracci di ferro e contrasti fra i vari partiti che lo sostengono, e finalizzata non al miglioramento della qualità della vita dei cittadini ed al rilancio della città e dei suoi servizi, ma a giochi di potere e a interessi da retrobottega.

Come attestato da tutte le classifiche sulla qualità della vita nelle grandi città italiane e europee, questo pressappochismo amministrativo, insieme al suo velleitarismo, ha finito per relegare Palermo ben al di sotto dei minimi standard qualitativi di vita. Ben altro che il tanto strombazzato rilancio della città”.