Il presidente del Catania Calcio Antonino Pulvirenti è intervenuto rilasciando alcune dichiarazioni dopo la pesante sconfitta dei suoi contro il Livorno. Il numero uno rossazzurro ha spiegato di non voler mollare per nessun motivo la Serie A e di progettare un approdo in Europa entro 5 anni. In più ha lodato il lavoro della società etnea presentandola come modello tra tanti club italiani: "Quando siamo arrivati c’era il deserto, senza strutture sportive e con 18 miliardi di lire di debiti…noi in 5 5 anni abbiamo costruito una citta’ nel deserto e un progetto serio per mettere basi solide per il futuro. Piaccia o no questi sono i fatti. In 3 anni avevamo previsto di andare in A, ci siamo andati, ed abbiamo costruito anche il centro sportivo. Oggi siamo al quarto anno di serie A, sintomo che quanto fatto in passato e’ stato un lavoro importante".
"Noi dobbiamo sempre combattere contro lo scetticismo ed il disfattismo totale,nel tempo ci hanno aiutato i risultati".
"Siamo convinti di aver fatto un’ottima squadra, abbiamo gli stessi goal fatti dell’anno scorso, molti meno punti, molte piu’ reti incassate pero’. Allora sui giornali dovrebbe esserci scritto che serve un difensore, non un attaccante".
"Credo in questa squadra e nella possibilita’ che questa squadra possa salvarsi. A Gennaio aggiusteremo la squadra nei reparti in cui va aggiustata. Il nostro obiettivo e’ quello di salvare la categoria, io ci credo…e vi lascio con una promessa e un messaggio chiaro tra 5 anni questa squadra andra’ in Europa..e non e’ una promessa maun progetto. Anche qualora accadesse il peggio".
"Ci sono mancati alcuni giocatori, come rendimento in partita, come altri sono mancati per via degli infortuni, come Sciacca, Delvecchio e Barrientos. Su Mascara e’ storia vecchia, e’ stato sempre croce e delizia, lui e’ nervoso adesso, perche’ vorrebbe fare tre goal a partita, uno come lui me lo tengo stretto, puo’ essere il nostro valore aggiunto".
Sulla gara di domenica contro la Juventus:
"La Juventus non e’ piu’ o meno pericolosa di quanto non lo fosse prima della sconfitta col Bari. La Juventus e’ la Juventus, noi guardiamo a noi stessi, mi auguro che oltre alle nostre capacita’ a Torino qualcuno si accorga che esista anche il Catania, ed arrivi un po’ di fortuna".
Daniele Di Frangia
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