Cronaca

Pulizia Romagnolo: 5 tonnellate di rifiuti e motorini rubati

Un centinaio di studenti dell’Istituto Nautico Gioeni Trabia di Palermo, con gli insegnanti, il dirigente Andrea Tommaselli e i volontari dell’associazione ambientalista Marevivo, nell’ambito delle attività del progetto di educazione ambientale Nauticinblu realizzato con il sostegno di MSC Foundation,  hanno organizzato  a Palermo la pulizia di un tratto della spiaggia di Romagnolo, antistante la via Messina Marine, nei pressi dell’ospedale Buccheri La Ferla.

Oltre 50 sacchi e un totaledi 5 tonnellate di rifiuti, sono stati sottratti ad una spiaggia sempre molto mortificata dal degrado e dalla presenza di rifiuti spiaggiati che non giungono solo dal mare, ma in grandi quantità anche dal contesto urbano e domestico.

Scoperto anche negli anfratti un vero e proprio cimitero di carcasse di motorini rubati, alcuni ancora corredati dalle targhe, il che ha permesso di avvertire i carabinieri che prontamente hanno avviato gli accertamenti, che hanno confermato l’avvenuto furto,  risalendo così  ai proprietari,  che avvertiti  nella stessa mattinata hanno proceduto ad assolvere tutta la procedura necessaria per la rottamazione.

Come di consuetudine tantissime bottiglie di plastica, lattine, bottiglie di vetro, scarpe, bidoni, pannoloni, accendini, copertoni, cicche, materassi , laterizi e rifiuti di ogni tipo che continuano ad essere irresponsabilmente abbandonati nell’ambiente.

Trovare ogni volta così tanti rifiuti su questa spiaggia ci rattrista tantissimo  – dichiara Fabio Galluzzo delegato regionale per la Sicilia di Marevivoperché anni di campagne di sensibilizzazione e tante iniziative ecologiche  effettuate nella stessa area, non sono ancora riuscite  a trasmettere quella consapevolezza e il cambiamento che ci aspettavamo. Affidiamo le nostre speranze al lavoro che continuamo a condurre e che  rivolgiamo ai tanti giovani che coinvolgiamo nelle scuole e ai loro insegnanti, ai quali è affidato il compito di educarli ad un maggiore rispetto per l’ambiente, sperando si realizzi concretamente quella, che per tanti anni continua ad essere per Marevivo una visione di corresponsabilità per un mare più pulito

La tappa di Palermo segue quelle  effettuate la scorsa settimana sulle spiagge di  Porto Empedocle e Trapani, con il coinvolgemento degli istituti nautici locali Nicolò Gallo e Marino Torre.

Oltre sette le tonnellate di rifiuti raccolti dagli studenti nel corso delle attività ecologiche promosse ad oggi nell’ambito del progetto, unitamente alla grande opportunità educativa offerta  ai giovani che hanno potuto toccare con mano e osservare i danni provocati da un inquinamento generato esclusivamente dai comportamenti errati dell’uomo.

Una risorsa naturale, quella del mare,  molto importante per tutta l’economia siciliana, oggi  messa a rischio per la leggerezza e per l’ignoranza degli effetti negativi che possono derivare da una non corretta gestione dei rifiuti.

Tutto questo lavoro è potuto avvenire grazie ai volontari di Marevivo, ma grazie soprattutto alle scuole che hanno aderito al progetto, fornendo collaborazione e braccia pronte a scendere in campo e a misurarsi contro l’incuria. È d’obbligo  ringraziare anche il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera delle città raggiunte dall’iniziativa e afferenti alla Direzione marittima di Palermo, che ha partecipato e sovrinteso a tutte le attività, sia teoriche che pratiche, che sono state sviluppate con l’iniziativa. 

E grazie anche ai Comuni e alle società che si occupano della raccolta dei rifiuti che hanno risposto con immediatezza alla richiesta di collaborazione recuperando tutti i rifiuti raccolti, avviandoli al corretto smaltimento.

I prossimi appuntamenti vedranno coinvolti gli istituti di nautici di Milazzo, Messina e Catania, con altre spiagge da pulire e giovani da coinvolgere, per continuare a contribuire ad impiantare il seme della responsabilità civica e del rispetto per l’ambiente.

Chilometri di spiagge ripulite, tonnellate di plastica avviate al riciclo e tanti rifiuti rimossi,  grazie a una rete collaborativa che vede istituzioni, aziende e giovani uniti, nel sostenere la crescita del senso civico e dell’impegno personale, partendo dai banchi di scuola per giungere poi anche alle famiglie e all’intera comunità.

Redazione

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