Pucci Scafidi e Marck Art in mostra a Palazzo Drago. Un incontro che ha del misterioso e del poetico quello che ha messo insieme il pittore Marck Art e il fotografo Pucci Scafidi.
La loro è una collaborazione atipica quanto originale che mette insieme le foto di un progetto di Scafidi sui monumenti di Palermo visti dall’alto (dal nome “Sopra i Tetti”) con l’estro di Marck, un’artista originario di Favara ma ormai palermitano d’adozione.
Dietro al progetto c’è una storia di amicizia, anzi di amicizie che si intrecciano. Quella storica tra Pucci Scafidi e la curatrice della mostra nonché proprietaria dello splendido Palazzo Drago Ajroldi, Celeste Bertolino, e tra quest’ultima e Marck Art conosciuto per caso in un momento difficile dell’artista e divenuto come “uno di famiglia”.
E poi c’è l’incontro tra il fotografo e l’artista che nasce per caso ma diventa subito un’occasione importante sotto il profilo professionale e umano.
La mostra, che verrà inaugurata domenica 2 dicembre 2018, alle ore 11.30, consta di 35 opere di diverse dimensioni, realizzate con tecnica mista, acrilico su fotografia e ha richiesto otto mesi di lavoro.
Gli scatti sono di Pucci Scafidi stampati su tela di cotone pregiata, sui quali il pittore Marck Art ha aggiunto colori ed elementi, esaltando le forme.
Opere che appaiono una per una come un’esaltazione e un tributo alla città di Palermo, ai suoi monumenti, ai suoi angoli, alle piazze, ai tetti, colti dagli scatti di Scafidi e impreziositi da Marck.
Un progetto unico nel suo genere che stupisce ed esalta, che spinge a rivedere quello che i palermitani hanno sotto gli occhi tutti i giorni, ma da un punto di vista totalmente diverso, sia prospettico che cromatico.
Nelle opere in mostra le fontane diventano giardini, i tetti diventano piscine, il pittore reinventa e “imbratta” tetti, cupole e piazze offrendo un punto di vista fuori dagli schemi.
Originali anche i titoli scelti per le opere: Capot mundi, Kalacolours, Kassaro roof dripping, Lauria Hills, Verdi geometrie, Midas, Il tempo di Giulia, La mia Bandiera… un gioco di parole tra i nomi dei luoghi fotografati e il percorso umano e personale degli artisti.
La storia di Marco Urso, in arte Marck Art è travagliata a causa di gravi problemi di salute che lo hanno segnato nel tempo, ma che hanno “creato” in qualche modo il genio artistico che conosciamo oggi. Nasce musicista ma dopo un ricovero e un periodo di coma profondo “si risveglia pittore”.
Le sue creazioni sono molto apprezzate e riconosciute: anche la curatrice della mostra Celeste Bertolino gli ha commissionato nel tempo diversi lavori e le sue opere sono riprodotte in diversi cataloghi artistici con testi critici. Hanno scritto di lui Gaspare Agnello, Tanino Bonifacio, Lorenzo Canova, Chiara Modìca Donà Dalle Rose, Claudio Rizzi e Vittorio Sgarbi.
Un ringraziamento particolare da parte degli artisti è andata alla famiglia Bertolino, al padre Giovanni e alla curatrice Celeste. Una famiglia che dopo 11 anni di lavori di restauro ha restituito alla città un gioiello artistico e architettonico come Palazzo Drago Ajroldi.
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