La difesa di Bernardo Provenzano, sottoposto a 41 bis ovvero in regime di carcere duro, hanno presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo in cui chiedono la condanna del governo italiano per “il trattamento carcerario inumano”. L’ordinamento penitenziario, nel medesimo articolo, statuisce per il capomafia, il rafforzamento delle misure di sicurezza con riguardo alla necessità di prevenire contatti con l’organizzazione criminale di appartenenza. Tale trattamento,secondo i legali, violerebbe i principi dei diritti del carcerato, considerate le sue precarie condizioni di salute. Il ricorso presentato alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, verterà proprio sulla violazione di tali diritti.
Lecito chiedersi: e i diritti delle vittime? A chi ricorreranno quest’ultime?
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