Prove selettive insegnanti di sostegno, gravi irregolarità: la denuncia
Prove selettive insegnanti di sostegno, la denuncia di una partecipante che ha rilevato gravi irregolarità.
“Mi faccio portavoce di centinaia di aspiranti docenti di sostegno che il 16 aprile ha partecipato alle prove preselettive tenutesi presso l’ateneo di Catania. Mi sento indignata per l’assurdità di tutto ciò a cui ho assistito. Nell’ultimo mese molti di noi hanno messo da parte lavoro, famiglia, amici, e speso soldi per prepararsi, convinti di dover sostenere una prova seria che avrebbe portato avanti solo i migliori. Ci siamo invece ritrovati in una situazione surreale, dove i test venivano svolti in gruppo, con l’ausilio di apparecchiature elettroniche, con scarsissima vigilanza, con gente che entrava e usciva dall’aula per consultare nei bagni Google e trovare le risposte ai quesiti. Ritengo che tutto ciò sia inammissibile, i risultati sono stati del tutto FALSATI.
Ritengo tutto ciò una vergogna per lo Stato Italiano e per l’ateneo catanese. Questa situazione si è ripetuta nelle stesse identiche modalità un po’ in tutti gli atenei del Paese. Mi chiedo allora se i giovani disabili d’Italia meritino di avere dei docenti specializzati che non sono capaci neppure di affrontare una prova con onestà, che non hanno solide basi in tema di inclusione, pedagogia, metodologia didattica e che non conosce la differenza tra discalculia e dislessia. Mi chiedo se ha senso gestire un concorso così importante con questo grado di menefreghismo.
Chiediamo l’annullamento delle prove. Migliaia di aspiranti meritevoli esclusi come me si stanno mobilitando per rendere noti a tutti i gravi fatti avvenuti e abbiamo bisogno del vostro aiuto per un consulto legale. Lo facciamo per i disabili e le loro famiglie, per l’amore e la dedizione che mettiamo in questo lavoro”.
Giuseppa Maria Mannone