Proteste. L’opinione della commissione ambiente della consulta giovanile di Partinico

La Sicilia è stata attraversata in questi giorni da un’onda di protesta che ha visto in prima linea camionisti, agricoltori, trasportatori, imprese ecc.
Non entrando nel merito delle motivazioni della protesta ed evitando di contribuire alle polemiche che hanno caratterizzato questo movimento, credi…

La Sicilia è stata attraversata in questi giorni da un’onda di protesta che ha visto in prima linea camionisti, agricoltori, trasportatori, imprese ecc.
Non entrando nel merito delle motivazioni della protesta ed evitando di contribuire alle polemiche che hanno caratterizzato questo movimento, crediamo che questa protesta abbia fatto emergere la fragilità del nostro paese sull’approvvigionamento energetico. È stato sufficiente che si fermassero per alcuni giorni benzinai e autotrasportatori di carburante per vedere una regione andare in tilt, con persone che si accalcano ai distributori per recuperare qualche litro di carburante come se fosse acqua.
Le lunghe file di auto davanti ai distributori fanno emergere come in questi anni il nostro paese abbia investito, come fonte di energia, quasi esclusivamente sugli idrocarburi non puntando alle energie provenienti da fonti rinnovabili.
Inoltre questi disagi hanno fatto emergere che la nostra società è fortemente legata e dipendente all’uso della propria automobile, tanto che, al solo rischio di dover camminare a piedi, la gente è disposta quasi a tutto tanto da perdere la cultura, al dire il vero quasi del tutto assente nella nostra città, di camminare a piedi o di utilizzare i mezzi pubblici. La ‘Commissione Ambiente’ della Consulta Giovanile spera che gli amministratori ai vari livelli, riescano a trarre dagli avvenimenti di questi giorni spunti e riflessioni per attuare degli interventi di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili e di promozione e miglioramento dell’utilizzo dei mezzi pubblici e della bici. Interventi che riteniamo indispensabili per avvicinare la nostra realtà ad esempi di città più virtuose. Ma sopratutto per vivere in un ambiente pulito che garantisca la sostenibilità alle future generazioni.
(Teleoccidente)