Progetto FAE: truffa aggravata e falso all’Università di Palermo

Progetto FAE. La Guardia di Finanza di Palermo, ha disposto il sequestro di soldi, beni mobili ed immobili per un valore di 700.000 euro, nei confronti di tre società, per operazioni inesistenti in relazione alla realizzazione di un progetto per la produzione di energia solare/termica denominato FAE, Fotovoltaico ad Alta Efficienza.

Gli impianti dovevano tutti essere realizzati  all’ interno dell’Università degli Studi di Palermo. Di questi ne è stato realizzato soltanto uno, nell’ edificio 16, sede, tra gli altri, proprio del Consorzio Arca.

Progetto FAE, un finanziamento di circa due milioni di euro

L’indagine, che è stata coordinata dalla locale Procura della Repubblica (Dipartimento Pubblica Amministrazione), si è concentrata sul progetto FAE – Fotovoltaico ad Alta Efficienza, finanziato con fondi nazionali e comunitari per un importo pari ad € 1.857.039,44 nel ambito della linea di intervento 4.1.1.1. PO FERS 2007/2013, concessi dal Assessorato Regionale delle Attività Produttive della Regione Siciliana.

Questo progetto prevedeva inizialmente la realizzazione di impianti sperimentali per la produzione di energia solare/termica ad alta efficienza per complessivi 100 Kwp (kilowatt picco) ad opera di un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) composta da cinque persone giuridiche e dall’ Università degli Studi di Palermo.

In realtà le indagini, come già accennato, hanno consentito di appurare che è stato realizzato e testato un solo impianto di 4 Kwp nella sede di viale Delle Scienze – Edificio 16 dell’Università, senza che ci sia stato alcun ridimensionamento dei costi rendicontati rispetto a quanto dichiarato.

L’università pesantemente danneggiata

Le ditte coinvolte hanno sede a Vicenza, Messina e Palermo. In particolare gli amministratori della Easy Integrazioni di Sistemi ed Idea srl sono stati tra i promotori, del Consorzio Arca, l’incubatore di imprese dell’Università degli Studi di Palermo, che oggi gestiscono.

L’attenzione investigativa si è concentrata in particolar modo sulle posizioni degli amministratori della HELIOS MONTAGGI s.r.l., della LANARO s.r.l., della EASY INTEGRAZIONI DI SISTEMI s.r.l., della IDEA s.r.l. (capofila dell’ATS), G.C. e della ditta individuale GC SOFTWARE.

Le indagini hanno fatto emergere una condotta “preordinata” alla fraudolenta percezione di ingenti finanziamenti pubblici, con pari danno per il bilancio nazionale e comunitario, attraverso l’artificiosa rappresentazione di spese mai sostenute, a carico dei legali rappresentanti della LANARO Srl, della HELIOS MONTAGGI S.r.l. e della EASY INTEGRAZIONE DI SISTEMI S.r.l., con la connivenza dell’amministratore della IDEA s.r.l., società capofila dell’ATS, che ha falsamente predisposto autocertificazioni attestanti l’effettività dei citati costi fittizi, di G.C., che ha emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti della EASY INTEGRAZIONE DI SISTEMI s.r.l.

Persi otto anni di lavoro

Da questa operazione ne esce senz’altro danneggiata l’Università degli Studi di Palermo, che aveva puntato molto su questo progetto per rendere l’istituzione sempre più autosufficiente dal punto di vista energetico. Tanto che era stato richiesto di installare un display luminoso in posizione visibile che indicasse in tempo reale la quantità di energia rinnovabile prodotta e la quantità di emissioni di gas di serra evitate.