Le cartucce utilizzate negli omicidi di Mauro Rostagno (assassinato a Valderice il 26 settembre 1988), Giuseppe Piazza e Rosario Sciacca (uccisi a Partanna l’11 giugno 1990) e Gaetano Pizzardi (assassinato a Trapani l’8 novembre 1995), presentano le stesse impronte di caricamento, sono cioè state caricate o provate (senza farle esplodere) dallo stesso fucile calibro 12. E’ questo l’elemento sottolineato nell’aula del processo Rostagno dal perito dei pm Antonio Ingroia e Gaetano Paci. Per la procura è la prova che Rostagno fu ucciso da uno stesso killer di mafia, Vito Mazzara.
(Teleoccidente)
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