Processo Lombardo: ‘mi dimettero’ prima del verdetto’
‘Mi dimettero’ prima del verdetto, sia di assoluzione O di condanna”. Lo ha affermato il governatore della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che sta riferendo all’Assemblea reg…
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di redazione
PALERMO – ”Mi dimettero’ prima del verdetto, sia di assoluzione O di condanna”. Lo ha affermato il governatore della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che sta riferendo all’Assemblea regionale sul suo caso giudiziario. ”Sappia quest’aula – ha aggiunto – che non esiste un solo video, ne’ un contatto illecito, ne’ una relazione di servizio, non una telefonata, ne’ un solo fatto, ne’ uno scambio, non un procurato vantaggio che mi possa legare al cimine organizzato”.
“Da quando e’ stata pubblicata con clamore la notizia della mia indagine, nel marzo 2010, e’ stato un quotidiano massacro politico e morale, ma nonostante cio’ questo governo ha continuato a lavorare”.
“Dopo tanti rimaneggiamenti abbiamo approvato il bilancio e la finanziaria con qualche norma seria ispiorata al rigore e allo sviluppo, un bilancio costruito tra mille dificolta’”.
“Abbiamo avviato a conclusione la liquidazione di molte partrecipate – ha detto ancora – ridotto i consiglieri di amministrazione”.
“Abbiamo anche abolito consulenze professionali da un milione di eurto”, ha aggiunto il Governatore. “La si smetta con la barbarie strumentale di invocare dimissioni, di tormentare le persone e le istituzioni ancora prima non dico di una sentenza definitiva o di primo grado ma ancora prima che abbia inizio un processo. Comunque e’ per me una scelta dovuta al rispetto che nutro per le istituzioni. E io ho gia’ detto e ripeto oggi che mi dimettero’ prima che un verdetto del giudice venga pronunciato: di un rinvio a giudizio o di archiviazione”.
“Il verdetto, qualunque sia – ha detto – raggiungera’ il cittadino Raffaele Lombardo e non il Presidente della Regione. Lo faccio anche per la stima che nutro nei confronti di tutti voi deputati ma anche del Governo che presiedo, persone integre, trasparenti, competenti e generose”.