Processione allo Zen. In un quartiere difficile come lo Zen, a fare notizia questa volta è l’inchino di omaggio rivolto da una processione religiosa alla Caserma dei Carabinieri.
Ieri, tra le vie del quartiere si è svolta una processione per celebrare l’anniversario della morte di Padre Pio. Arrivata davanti alla caserma dei Carabinieri di via Agesia di Siracusa, la statua raffigurante il frate si è fermata: un gesto voluto dall’associazione Padre Pio, per dare un segnale di legalità nel quartiere.
Durante la celebrazione religiosa, che ormai viene svolta in queste date da 10 anni, è stato rispettato il divieto di utilizzo di fuochi d’artificio comandato dalla Questura. La ventina di fedeli che accompagnava a passo di musica la statua del santo, ha appoggiato pienamente la decisione dell’associazione e del parroco di omaggiare il corpo dei carabinieri.
“Un gesto semplice – commenta Arturo Guarino comandante provinciale dei carabinieri di Palermo – ma profondo per una comunità, per un quartiere delicato che vuole sottolineare un’inversione culturale. Per i Carabinieri, da sempre vicini alla gente comune, un seme che sta germogliando”.
Un evento che acquista ancor più significato dopo quanto successo lo scorso luglio a Villafrati. In quella occasione, la processione del Corpus Domini si era fermata in prossimità della casa del boss mafioso Ciro Badami, uno degli uomini più fedeli a Bernardo Provenzano.
Così ha commentato l’accaduto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “L’inchino di una processione religiosa alla Caserma dei Carabinieri nel quartiere dello ZEN avvenuto ieri è un fatto che stupisce solo chi non ha colto o fa finta di non avere colto il grande cambiamento culturale avvenuto e tutt’ora in corso a Palermo. Quando pochi giorni fa, nel consegnare la cittadinanza onoraria al colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dell’Arma, lo stesso ha rivolto il suo saluto ai tanti alunni delle scuole dello Zen presenti, il gesto è passato quasi inosservato, ma è il segno di un cambiamento profondo, radicale e radicato che ha attraversato il quartiere e la città.”
“Quella presenza alla cittadinanza onoraria come questo gesto compiuto dall’Associazione Padre Pio sono la migliore rappresentazione di un quartiere ed una città il cui rapporto di fiducia, rispetto e collaborazione con le forze dell’ordine è radicalmente mutato negli anni.”
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