Privatizzazione stadio delle Palme Palermo: il no di Nadia Spallitta

Privatizzazione stadio delle Palme. “No alla privatizzazione delle degli impianti sportivi di Palermo. Lo stadio delle Palme deve restare aperto e libero per i cittadini”. Lo dice Nadia Spallitta, già vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo, esponente della sinistra cittadina, commentando i dati del Bilancio di previsione 2018 di Palermo. A partire dal Piano di dismissione dei beni immobili del Comune.

“La privatizzazione degli impianti sportivi – sottolinea Nadia Spallitta – è prevista nel Piano di dismissione dei beni immobili del Comune. Che prevede la vendita di 223 immobili comunali e la concessione a privati di altri 53 immobili del Comune. Tra questi ultimi risultano tutti gli impianti sportivi: la piscina, il Velodromo, il Pala Oreto, gli impianti di Bonagia e, soprattutto, lo Stadio delle Palme. Quest’ultimo è un bene che, per definizione, deve restare pubblico garantendo a tutti libero accesso e libera fruizione ai cittadini”.

Privatizzazione stadio delle Palme: “Il Comune da sempre contrario alla privatizzazione dei servizi pubblici”

“Inoltre – prosegue Nadia Spallitta – mi sembra contraddittorio, rispetto alle dichiarazioni da sempre rilasciate dal sindaco, contrarie alle privatizzazione dei servizi pubblici, prevedere la dismissione in massa di ogni possibile impegno nel settore dello sport che, invece, in un’amministrazione sana dovrebbe essere una priorità. Ugualmente, la circostanza che si preveda di dare in concessione ai privati le aree della Fiera del Mediterraneo, della Chimica Arenella, l’area Lolli Notarbartolo, le aree dei mercati, le aree sportive dentro il Parco della Favorita ed altro – beni che potrebbero essere un volano per lo sviluppo economico della città – dimostra che l’attuale amministrazione non ha alcun progetto di sviluppo per Palermo”.