Cronaca

Primo giorno di scuola in Sicilia, tra mancanza di aule e nuove regole

Primo giorno di scuola in Sicilia, almeno in teoria, perché molti istituti hanno scelto l’opzione di posticipare l’apertura al 24 settembre dopo il referendum sul taglio dei parlamentari in programma il 20 e 21 che comporterebbe un ulteriore stop alle lezioni, ma anche per guadagnare un altro po’ di tempo per adeguare le aule a un nuovo inizio che appare pieno di dubbi e incognite.

L’Assessore Regionale all’istruzione Roberto Lagalla non nasconde la sua preoccupazione per un anno che si prospetta difficile, sia nella gestione della didattica che dell’emergenza sanitaria che lo condizionerà.

“Mancano ancora 270 aule – come spiega La Galla al GdS – ma siamo ottimisti, sappiamo che già ne sono state individuate 150 e ora bisognerà perfezionare il comandato d’uso o l’affitto con chi le metterà a disposizione”.

L’Assessore parla apertamente della necessità di affrontare questa nuova sfida insieme alle famiglie “con buonsenso e pazienza. Le lezioni non possono essere fermate!” conclude.

La stessa esortazione arriva dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando che nel suo messaggio d’augurio agli studenti in vista del primo giorno di scuola sottolinea: “Invito i genitori a leggere con attenzione il Patto di corresponsabilità che sono chiamati a sottoscrivere: è un documento importante che traccia una nuova alleanza tra famiglia, scuola e territorio, uno strumento di valorizzazione della comunità educante chiamata sempre più a farsi parte attiva in questo difficile momento. Tutti siamo coinvolti perché la scuola è il nostro futuro”.

Ma ciò che preoccupa è anche l’epidemia di Coronavirus che appare sempre più vicina a ognuno di noi, anche alla scuola, sono infatti 150 i casi di positività accertati grazie allo screening effettuato su docenti e personale scolastico.

Ma il dato che preoccupa è che a sottoporsi al test volontario è stato soltanto il 20-30% della platea, circa ventimila persone: un dato troppo basso.

Le regole per gli studenti sono chiare: misurazione della temperatura a casa, uso della mascherina ogni qual volta ci si allontana dal proprio banco e sanificazione continua delle mani. Non sarà semplice ma seguire le regole terrà lontana la possibilità di contagi mettendo nuovamente a rischio le lezioni.

Germana Bevilacqua

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