Primarie PD: 3.5 milioni al voto, sara’ ballottaggio Bersani-Renzi

Secondo una prima proiezione sui risultati delle primarie del centrosinistra fatta da Quorum per Sky Tg24, su una copertura del 20%, Pier Luigi Bersani e’ tra il 44 e il 48%, Matteo Renzi tra il 31 e il 35%, Nichi Vendola tra il 15 e il 18%.

di redazione

23:30 “C’era ancora qualcuno che alle 21 parlava dei voti ai ‘Renziani’ dalla destra. ‘Renziani’, che brutta parola, sembra quasi una malattia. Abbiamo vinto nella stragrande maggioranza delle regioni rosse”. Così Matteo Renzi, in apertura del suo discorso al comitato elettorale alla Fortezza da Basso di Firenze.

23.20 “Io dirò la mia, su lavoro ed equità le posizioni sono spesso vicine, ma sono temi che fanno parte delle mie corde, non apriremo tavolini”. Lo dice Pier Luigi Bersani, rispondendo alle domande dei giornalisti sul ballottaggio alle primarie del centrosinistra e sulla possibilità che i voti di Nichi Vendola possano confluire verso lo stesso segretario del Pd.

22:00 Secondo una prima proiezione sui risultati delle primarie del centrosinistra fatta da Quorum per Sky Tg24, su una copertura del 20%, Pier Luigi Bersani è tra il 44 e il 48%, Matteo Renzi tra il 31 e il 35%, Nichi Vendola tra il 15 e il 18%.

“Se, come e’ possibile, ci sarà il ballottaggio, prepariamoci all’ultima settimana di un’esperienza straordinaria”. Lo ha detto Matteo Renzi, candidato alle primarie del Pd e sindaco di Firenze, ai giornalisti a Firenze, subito dopo aver votato. “Le primarie del centrosinistra hanno cambiato la storia della politica italiana degli ultimi mesi, e spero che anche il Pdl le faccia”. A chi gli chiedeva se era lui il preferito Renzi ha risposto: “Non sappiamo nemmeno se ci sara’ il ballottaggio e chi andra’ al ballottaggio, non ho la piu’ pallida idea di chi potrebbe essere il favorito.

In Sicilia, a metà dello scrutinio, è al 51.32%, contro il 30,35% di Matteo Renzi e il 15,7% di Nichi Vendola. In Toscana, Renzi è al 51,88%, Bersani al 36,47% e Vendola al 9,6%. Con un quinto delle sezioni scrutinate, invece, Pier Luigi Bersani sfiora il 50% a Roma citta’. Il segretario del Pd e’ al 48.87%, Nichi Vendola al 24,28 e Matteo Renzi al 23,69%.

Sono 28332 (14607 in città e 13725 nei comuni della provincia) gli elettori che, oggi a Palermo, hanno votato alla primarie per la scelta del candidato premier della coalizione di Centrosinistra. Lo rende noto il coordinamento delle primarie di Palermo.  Pier Luigi Bersani ha totalizzato 12893 preferenze (45,51%), Matteo Renzi 9055 (31,96%), Nichi Vendola 5456 (19,26%), Bruno Tabacci 498 (1,76%), Laura Puppato 395 (1,39%).

“Siamo molti soddisfatti per il coinvolgimento dei palermitani a queste primarie che, ancora una volta, hanno trasformato una giornata di partecipazione politica in una grande festa di democrazia”, ha dichiarato il presidente, Antonio Rubino, a nome del coordinamento provinciale delle Primarie (composto anche da Sergio Lima, Sel e Roberto Sajeva, Psi). “Non possiamo che essere contenti per la modalita’ civile in cui si sono svolte le operazione di voto, senza problemi ai seggi e con tempi di attesa anche inferiori rispetto alle altre consultazioni, merito degli oltre 250 volontari che hanno lavorato senza sosta. Siamo sicuri che lo stesso spirito accompagnerà il ballottaggio, che ormai si profila, del 2 dicembre”.

Enrico Letta ha commentato con grande soddisfazione i primi dati sulle primarie. “Sono risultati molto importanti, e’ una grande giornata per il centrosinistra e la democrazia, lo sara’ anche domenica prossima”, ha assicurato il vicesegretario del Pd alla sede del coordinamento. “Ha avuto ragione il centrosinistra a fare le primarie. Ha avuto ragione chi le ha chieste, chi le ha accettate e chi ha voluto il doppio turno. Avremo una settimana piena di bella discussione”, ha assicurato.

“E’ un ottimo risultato, soprattutto quello della partecipazione con 3,5 milioni di elettori, è il trampolino per vincere le elezioni e la seconda settimana farà crescere ancora il Pd nei sondaggi. Il centrosinistra appare come l’unico pilastro attorno cui costruire una proposta di governo”. Quanto ai due principali contendenti, “Bersani e Renzi saranno in grado di rendere il centrosinistra ancora piu’ forte”, ha assicurato.