Secondo i Giudici, il marito ha agito con dolo: condannato ai reati di maltrattamenti in famiglia e di violenza sessuale. L’uomo – straniero – si difende sostenendo l’incapacità di percepire il disvalore della propria condotta per motivi socio-culturali. Ma, secondo la Corte di Cassazione, “nessuna motivazione culturale può giustificare, neanche in termini di errore sulla legge penale italiana, violazioni dell’integrità fisica e morale dell’individuo” (Cass. Sent. n. 13786/2023).
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