Presidente Ars: “Vitalizio Cuffaro,Parlamento legiferi su se stesso”

Palermo, 6 mag.- Il vitalizio da seimila euro al mese all’ex Presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, che sta scontando una pena definitiva per mafia “indigna tutti gli italiani, certo, …

Palermo, 6 mag.- Il vitalizio da seimila euro al mese all’ex Presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, che sta scontando una pena definitiva per mafia “indigna tutti gli italiani, certo, ma e’ facile cavalcare l’opinione pubblica in questo momento. Ammettiamolo, il Parlamento nazionale l’ha voluta fare franca, perche’ mentre legifera sui consiglieri regionali non legifera su su stesso. Lo dico con franchezza”. Lo ha detto il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone a Radio 24, parlando della polemica sul vitalizio concesso a Cuffaro nonostante sia in carcere.

“Nel 2012 – spiega Ardizzone – il Parlamento nazionale ha approvato il cosiddetto ‘decreto Monti’, che prevede per i condannati per reati contro la Pubblica amminstrazione ai quali viene applicata la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, la sospensione del vitalizio. Ai condannati per mafia no. Ma qual e’ la stranezza’ Che il Parlamento nazionale, mentre legifera nei confronti dei consiglieri regionali, non legifera su su stesso. C’e’ il caso Lusi, ad esempio, l’ex deputato e’ stato condannato a otto anni per appropriazione indebita, eppure non perderebbe il vitalizio”.

“C’e’ stata una particolare attenzione della magistratura sul Parlamento nazionale e hanno spostato tutto sulle Rgeioni. Qualcuno, nel Parlamento nazionale, si e’ liberato la coscienza…”, accusa Ardizzone. Ribadisce che l’Ars non puo’ intervenire perche’ “c’e’ una sentenza della Corte costituzionale del 2013 che riguarda la Regione Campania, non possiamo estendere uan sanzione perche’ la materia e’ statale”. “Dal Parlamento naizonale hanno spostato l’attenzione sulle Regioni per sottrarre l’opinone pubblica nei loro confronti – spiega Ardizzone – Non possiamo fare nulla, quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, diro’ di piu’: potevamo non prevedere la sospensione dell’assegno vitalizio nei reati contro la pubblica amministrazione, invece lo abbiamo voluto intrdourre partendo dalla Sicilia”.