ROMA (ITALPRESS) – Sono 14 le personalità di spicco del mondo dello sport che il 1° settembre, a Castiglion Fiorentino, saranno insignite del “Premio Internazionale Fair Play Menarini”, nato nel 1997 con l’intento di celebrare sportivi, istituzioni, società e aziende che si sono contraddistinte per etica e correttezza.
La kermesse, arrivata alla 25^ edizione, torna in un momento ancora complicato a causa del Covid, ma straordinario per i recenti risultati sportivi: la qualificazione olimpica del basket, la finale di Wimbledon di Matteo Berrettini e il trionfo degli azzurri di Mancini agli Europei. A Marco Tardelli e Hans-Peter Mueller verrà consegnato il premio “modello per i giovani-premio Speciale Paolo Rossi”, intitolato alla memoria del campione del mondo recentemente scomparso. A Stefan Edberg andrà il premio “carriera nel fair play”, a Sinisa Mihajlovic il premio “sport e salute”, a Massimo Bonini il premio “fair play”. Questi gli altri riconoscimenti stabiliti dalla giuria presieduta da Angelo Morelli: a Pierluigi Collina “i valori educativi dello sport”, a Pierluigi Marzorati “una vita per lo sport”, a Lucia Blini “narrare le emozioni-premio speciale Franco Lauro”, a Eleonora Maria Goldoni “fair play e solidarietà”, a Matteo Marconcini “promozione dello sport”, a Patrizio Oliva “sport e vita”, a Katinka Hosszu “personaggio mito”, a Patrick Kluivert “i valori sociali dello sport”, a Romano Battisti “lo sport oltre lo sport”. La presentazione si è tenuta stamane presso la sede nazionale di Confagricoltura, a Roma. A fare gli onori di casa il presidente Massimiliano Giansanti.
“Il Premio Menarini da 25 anni comunica speranza e lo fa in particolare quest’anno a causa di una pandemia che ha limitato l’attività di molti. Lo sport e l’agricoltura hanno valori simili – ha spiegato Giansanti – la forte determinazione per cercare un obiettivo, la volontà di vincere, l’eccellenza del made in Italy e l’orgoglio del successo”. Dopo il video-saluto del presidente del Coni, Giovanni Malagò, è intervenuta in conferenza la vicepresidente Silvia Salis: “L’obiettivo del Coni non è solo quello di portare risultati: è ispirare attraverso l’esempio dei campioni – ha detto – Levarsi una medaglia dal collo, non rispettare l’avversario, non inginocchiarsi per una causa giusta non è solo un danno che fai a te stesso. È un danno che fai a milioni di persone che ti guardano. Il fair play è un seme che gettiamo per le generazioni che verranno”.
Emozionata Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi: “Da quando se ne è andato, gli sono stati intitolati tanti premi. Questo l’ho accettato molto volentieri, perché nel suo cuore c’erano davvero il fair play e i giovani. Paolo voleva dar loro ciò che lui aveva ricevuto dalla vita”. Proprio nel 2010, Pablito aveva ricevuto il Premio Fair Play Menarini per il suo esempio di etica nello sport. “I valori di Rossi ci permettono di comprendere che si può prevalere in tanti modi, nello sport come nella vita: con la furbizia, con la scorciatoia, oppure rispettando le regole, allenandosi duramente, rispettando l’avversario e vivendo lo sport in modo positivo – ha spiegato Ennio Troiano, direttore delle risorse umane del Gruppo Menarini – Ricorderemo Rossi con un premio speciale. Menarini supporta e continuerà a supportare con grande forza un’iniziativa così speciale”.
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