Vertice a Roma sui precari siciliani. Alla riunione hanno partecipato il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, l’assessore regionale Patrizia Valenti, i tecnici del Dipartimento della Funzione Pubblica e della Regione.
“Dal confronto – spiega una nota del ministero – è emersa con chiarezza la possibilità di effettuare, attraverso l’attuazione del decreto 101/2013 sulla razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni convertito in legge, procedure di proroga e di inserimento stabile nella Pa dei contrattisti a termine, secondo
un percorso definito con le amministrazioni regionali. Ulteriori provvedimenti in questo ambito -è stato sottolineato dal ministero – non sono oggetto delle valutazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica, che ovviamente non si opporrebbe a un intervento diretto sull’argomento da parte della Presidenza del
Consiglio, qualora questo venisse ritenuto necessario”.
Il presidente della Regione Rosario Crocetta alla conclusione dell’incontro ha scritto in una nota che:”E’ stato individuato un percorso, all’interno delle disposizioni recate dall’articolo 4 – commi 8, 9 e 9bis – del d.l 101/2013, che consentirà la proroga dei contratti a termine dei precari della Regione ed il contestuale avvio delle procedure di stabilizzazione”.
“Il percorso individuato – aggiunge – prevede da una parte la proroga, sino al 2016, di tutti i contratti in essere e dall’altro di avviare i processi di stabilizzazione per un numero di lavoratori che tenga conto dei posti e delle risorse disponibili. Il Ministero consentirà di avviare il percorso diramando una
circolare esplicativa e la Regione interverrà con una legge di riordino del precariato”.
Il capogruppo del Pdl all’Ars Nino D’Asero ha fatto il punto in una nota nella quale si precisa che: “Nel 2010, in quel partecipato incontro con i sindaci e le altre istituzioni interessate sembrò si fosse vicini a una soluzione. Sono trascorsi tre anni e, ancora, la stabilizzazione dei precari negli Enti locali rimane un problema”.
“Anche la Ragioneria generale dello Stato ha sancito che occorre affrontare un percorso razionale per arrivare a una fine positiva di questa annosa e
spinosa questione. C’è bisogno di un piano articolato del quale ancora la Regione siciliana non si è dotata – riprende D’Asero -. Ecco perché propongo la formazione urgente di un tavolo tecnico che ci indichi la strada per uscire dall’emergenza. Non si può andare di deroga in deroga. In mancanza di una soluzione definitiva, meglio poco che niente à ma bisogna metter un punto fermo. Il tavolo tecnico dovrà stabilire un modello di intervento che tenga conto di una costante gradualità della stabilizzazione di queste professionalità formatesi negli anni e ormai preziose per gli enti locali presso cui operano senza una certezza per il proprio domani. Serve – conclude D’Asero- annunciando una propria richiesta formale e ufficiale per la formazione del tavolo tecnico – un percorso che non tradisca il patto di stabilità ma che dia garanzie ai lavoratori”.
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