In 3 mila ieri a Portella della Ginestra per la Festa dei Lavoratori organizzata dalla Cgil Palermo, quest’anno assieme alla Flc Cgil nazionale.
In tantissimi compresa la segretaria del Pd Elly Schlein, hanno partecipato al corteo che ha raggiunto il pianoro, dove 76 anni fa la banda Giuliano sparò contro la folla di contadini riuniti per la festa, provocando 11 morti.
E’ partito dalla Casa del Popolo, di via Giorgio Kastriota a Piana degli Albanesi, il corteo del primo maggio che si è concludo a Portella della Ginestra. La manifestazione è organizzata dalla Cgil insieme alla Flc, la Federazione lavoratori della conoscenza.
Il titolo dell’iniziativa di quest’anno è: “La conoscenza coltiva la memoria e i diritti”. Un modo per richiamare l’attenzione ai problemi del mondo del lavoro. In prima linea Mario Ridulfo, segretario provinciale della Cgil e Francesco Sinopoli, segretario nazionale della Flc.
A sfilare anche Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli torturati e fucilati dai fascisti nel 1943 nel poligono di Reggio Emilia. Sfilano anche i giornalisti. E’ presente Vittorio Di Trapani presidente della Federazione nazionale della stampa, insieme alle segreterie regionale e palermitana dell’Associazione siciliana della stampa. La manifestazione è iniziata stamane con una cerimonia religiosa e la deposizione di fiori al cimitero di Piana degli Albanesi.
Per il Centro Studi Pio la Torre essere oggi a Portella della Ginestra, rinnova il valore della memoria: “Pio a Portella ha parlato da segretario della Cgil e da deputato impegnato sempre a difendere il lavoro e la democrazia, fondamenta della Repubblica. A tutto ciò continua a ispirarsi il Centro, rinnovando ogni giorno l’impegno per difendere e affermare l’impegno di chi, come Pio La Torre e Rosario di Salvo, hanno pagato con il sacrificio della vita la difesa dei diritti e delle libertà sanciti dalla nostra Costituzione“.
“Il cosiddetto decreto lavoro che oggi il governo vuole varare è in realtà un decreto povertà e precarietà. Non è la direzione giusta – ha detto Elly Schlein -. Si deve andare verso un lavoro più stabile e ben remunerato. Non è possibile che ancora non sia tutelato il lavoro digitale. Si devono potenziare gli ispettori del lavoro”. “Il lavoro in Italia è troppo povero e troppo pirata. Lo sanno soprattutto i giovani e le donne. Bisogna fare una legge sulla rappresentanza che elimini i contratti pirata. Si deve introdurre il salario minimo”.
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