Ponte sullo Stretto Berlusconi 17 anni dopo parla di “priorità”

Ponte sullo Stretto Berlusconi 17 anni dopo parla di “priorità”. “Serve un grande piano per il sud, soprattutto per le infrastrutture. Sono stato in Sicilia e ho trovato un disastro, è una regione in agonia. Ci vuole un piano Marshall apposta per la Sicilia. Il ponte sullo Stretto è la prima cosa da fare. Fosse per noi l’aveva già fatto. Quando è arrivata la sinistra al Governo, con il ministro Di Pietro, per non fare in modo che passasse alla storia come il ponte di Silvio, hanno pagato un mare di penali alle imprese con cui avevamo fatto gli appalti”.

E’ quanto ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un’intervista registrata sabato sera a Telelombardia. Intanto non si placano le polemiche intorno alla grande opera più volte annunciata e mai realizzata.

Ponte sullo Stretto, scontro tra Miccichè e Di Battista

“Di Battista ha detto la più grande delle sciocchezze. Ma cosa crede Di Battista, che la mafia possa pilotare il progetto di un’opera così grande che coinvolgerà le istituzioni italiane ed europee?”. Così il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, ha replicato ieri alle dichiarazioni di Alessandro Di Battista.

“La mafia è interessata a tutti gli appalti che può pilotare – continua Miccichè -, ma di certo non è in grado di pilotare un progetto come quello del Ponte sullo Stretto: un’opera importantissima che avrebbe l’attenzione di tutti i media internazionali. Il Ponte sullo Stretto è un progetto fondamentale per il Paese e rappresenta il primo step di quel Piano Marshall per la Sicilia fortemente voluto da Silvio Berlusconi. Quella di Di Battista è solo becera dietrologia per attaccare un progetto da cui trarrebbe giovamento l’Italia intera”.