Polpette Siciliane vs Arancini 1-0: una tira l’altra e si preparano in un lampo
Una ricetta sottovalutata, ma ugualmente semplice e gustosa.
Gli arancini, simbolo della cucina siciliana, rappresentano un vero e proprio patrimonio gastronomico dell’isola. Queste croccanti sfere di riso ripiene, spesso farcite con ragù, piselli e mozzarella, sono apprezzate in tutto il mondo per la loro ricchezza di sapori e la tradizione che portano con sé. Originari probabilmente dell’epoca araba, gli arancini hanno saputo evolversi nel tempo, diventando parte integrante della cultura culinaria siciliana.
La loro preparazione richiede cura e maestria: il riso viene cotto a puntino, mentre il ripieno varia a seconda delle zone e delle occasioni. A Palermo, ad esempio, si preferiscono ripieni di carne, mentre a Catania si prediligono versioni con sugo di carne e melanzane. Ogni arancino racconta una storia di famiglia e di territorio, ed è spesso consumato nelle feste e nelle celebrazioni, diventando un momento di condivisione tra amici e parenti.
Oltre al gusto inconfondibile, gli arancini rappresentano un modo per mantenere vive le tradizioni culinarie siciliane. Ogni famiglia ha la sua ricetta tramandata di generazione in generazione, rendendo questo piatto un ponte tra passato e presente. La loro importanza non è solo gastronomica, ma anche culturale: gli arancini incarnano l’identità di un popolo legato al suo territorio e ai suoi sapori.
Tuttavia, sebbene gli arancini siano uno dei piatti più iconici della Sicilia, l’isola offre una varietà straordinaria di altre specialità altrettanto gustose. Dalle panelle alla pasta alla Norma, fino ai cannoli, la cucina siciliana è un’esperienza culinaria ricca e variegata, che sa soddisfare i palati più esigenti in ogni occasione.
Le polpette siciliane si fanno valere
Un’ottima alternativa sono le polpette di patate alla siciliana. Per prepararle, inizia lessando 800 g di patate fino a quando sono morbide. Una volta cotte, sbucciale e schiacciale in una ciotola. Aggiungi due uova, 100 g di caciocavallo grattugiato, 70 g di pangrattato, un trito di prezzemolo e uno spicchio d’aglio finemente tritato. Condisci con sale, pepe e, se desideri, un pizzico di noce moscata.
Mescola bene fino a ottenere un composto omogeneo, quindi forma delle polpette leggermente schiacciate. Lasciale riposare in frigo per almeno 30 minuti, così da renderle più compatte.
Il segreto è la frittura
Scalda abbondante olio in una padella e friggi le polpette finché non saranno dorate su entrambi i lati. Scolale su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio e servile ben calde.
Queste polpette sono ottime come antipasto o secondo piatto, e puoi accompagnarle con insalate o verdure di stagione. Puoi anche conservare eventuali avanzi in frigo per un paio di giorni.