La storia del Natale quest’anno racconta della Polizia. E’ quella di un ispettore superiore della polizia, negli anni 2000, oggi commissario capo, che partecipa in qualità di responsabile della sezione reati contra i minori, ad una operazione su una casa famiglia, di Enna, nella quale, gli inquirenti scoprirono che i bambini venivano alimentati con prodotti scaduti, maltrattati ed umiliati. A distanza di quasi 20 anni, l’allora ispettore, riceve una telefonata da un uomo che gli ricorda che, grazie al suo intervento, è riuscito, insieme ai fratelli, ad uscire da quella situazione e a riabbracciare la sua famiglia. Lo ringrazia e con le lacrime agli occhi gli chiede se vuole battezzare sua figlia, appena nata. “Ho provato un ‘emozione unica ma anche orgoglio per quello che la polizia ha fatto – dice il commissario – Ho battezzato la bimba con grande piacere ed auguro alla famiglia e a questo padre, che ce l ‘ha fatta, ogni bene del mondo”. II battesimo in un paese della provincia qualche domenica fa. “E’ stata un ‘emozione forte – dice il commissario – II nostro lavoro è spesso sotto ombra. Ricordo benissimo quell’ operazione. Con quei bambini, pronti per andare a scuola, bloccati da noi. Se non ricordo male, era l’ultimo giorno di scuola. Alcuni bambini avevano anche la festa di fine anno. Ricordo i loro occhi. Voglio dire grazie a questo ragazzo, oggi uomo, che mi ha restituito il mio impegno”.
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