Politica, Minardo (Ap): “Sul raddoppio SR-CT solo tante parole”
“La notizia giunta dalla Regione Siciliana che fissa per giugno prossimo una riunione ‘tecnica’ (l’ennesima conferenza di servizi per l’esattezza) su come destinare quelle “famose” somme per la continuità territoriale in Sicilia mi fa convincere sempre di più che alla Regione hanno una concezione del tempo tutta loro, avulsa dalla realtà, lontana dai bisogni reali dei Siciliani”.
I comodi ritmi di Palermo
Lo dichiara Nino Minardo, deputato di Alternativa Popolare. “Una riunione che si sarebbe dovuta tenere a dicembre scorso ma i ritmi a Palermo, lo si sa, sono molto comodi. Dopo un anno e mezzo da quando il mio emendamento alla Legge di Stabilità datato dicembre 2015, sancì 20 milioni di euro per la Continuità Territoriale in Sicilia, la Regione fissa l’incontro: è incredibile ma vero. Più o meno un anno e mezzo di annunci, promesse su promesse ma ciò che interessa davvero , ancora il presidente della Regione e l’assessore non lo hanno detto: quei fondi devono essere nella disponibilità dell’aeroporto di Comiso almeno per la quota spettante e concordata di 7,5 milioni così come con grande efficienza hanno già speso, a mio avviso ingiustamente, 5 milioni di euro per i collegamenti interni con le isole minori. Questo tira e molla, questo atteggiamento dilatorio del Governo, e le conferenze di servizi non ci interessano più. Sono passaggi tecnici e burocratici che in una normale azienda o in una amministrazione pubblica virtuosa ed efficiente, si sarebbero consumati al massimo in un mese.
Un mondo parallelo
E così, su quei 20 milioni, hanno fatto passare un anno e mezzo. Di questo passo, rischiamo di fare il bis con la vicenda della famigerata Ragusa-Catania. Da trent’anni- prosegue- ci sentiamo dire che è imminente l’inizio dei lavori ma nulla si vede. E, tra un passaggio tecnico ed un altro, semmai adesso venisse veramente realizzata e comunque ci auguriamo che ciò avvenga presto, si tratterebbe di un progetto già vecchio e superato prima ancora di vedere la luce. Perché in Sicilia, quando si parla di cosa pubblica, il tempo è’ relativo, quello di un mondo parallelo che però, non appartiene ai Siciliani e alla gente di questo territorio che lo hanno reso grande con il proprio lavoro. Siamo stanchi e stufi di un disinteresse palese verso questo lembo dell’Isola, da parte di un Governo Regionale che ha cambiato una messe di assessori, stabilendo un record unico nella storia della Regione, senza però nominarne mai uno della provincia di Ragusa. Ed è fatto che ci fa capire molte cose”, conclude il parlamentare