GENOVA (ITALPRESS) – “Sul Pnrr stiamo lavorando intensamente. Spesso ascolto tante critiche, ma se guardiamo al resto d’Europa non corrispondono alla realtà”. Lo ha detto Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, rispondendo alle sollecitazioni di Riccardo Di Stefano, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, che ha chiesto uno scatto. “Il Pnrr, lo dirò fino alla noia, non è un programma nel quale riesce o meno il governo Meloni: è un programma nel quale riesce o meno il Paese. L’approccio non può essere quello di una contrapposizione tra le parti. Il mio auspicio è che sia fuori dal contesto del dibattito e dello scontro politico, ma sia l’occasione perchè tutti possano partecipare dando i suggerimenti utili e migliori rispetto a un programma che ha una dimensione enorme, le cui criticità sono evidenti”, ha aggiunto. Secondo Fitto “non c’è da fare polemica con chi ha affrontato prima il Pnrr, ma obiettivamente stiamo affrontando una serie di criticità, per diverse ragioni: la prima è che è cambiato lo scenario dopo l’invasione dell’Ucraina”. Inoltre “il Pnrr ha una data di scadenza a giugno 2026, il che vuol dire che gli interventi devono essere completati e collaudati al 100%. Giugno 2026 ci può sembrare lontano ma ricordiamo che siamo a giugno 2023 e mancano 3 anni”. Quindi è necessaria una “rimodulazione di questi interventi, per evitare di trovarci alla scadenza senza che gli interventi siano stati completati”, ha concluso il ministro.
-foto Palazzo Chigi-
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