Pnnr Sicilia, non previste opere pubbliche irrigue per la Sicilia

Pnnr Sicilia. Non previste opere pubbliche irrigue per la Sicilia. Figuccia: “Un paradosso, auspico apertura dialogo tra Stato e Regione”
“Apprendo con dispiacere che Il PNRR (piano nazionale ripresa e resilienza) finalizzato al rilancio delle opere irrigue in Italia, non prevede la realizzazione di opere pubbliche per la Sicilia. Fatto ancora più grave se consideriamo che la Regione, continui a sostenere di aver inoltrato 59 opere (50 avviabili nell’immediato) per complessivi 360 milioni. 

Poiché in questi mesi ho effettuato diversi sopralluoghi presso sorgenti, invasi e dighe in Sicilia, confrontandomi con esperti del settore, sono convinto sia necessario un adeguamento generale degli impianti ad esempio nel complesso di Rosamarina, ricadente nel territorio di Caccamo.

Attraverso la formazione di squadre di operatori dei consorzi di bonifica che, operino all’interno dei complessi, supportati dallo stanziamento di altre risorse, potrebbero essere eseguiti quei lavori di manutenzione ordinaria per ripristinare l’erogazione di acqua a partire da alcuni siti come quelli della provincia di Palermo (Scillato, Presidiana e Partinico).

Preso atto che le reti idriche in Sicilia sono obsolete, ridotte a colabrodo, senza la realizzazione delle opere preventivate, continuerà a rimanere fortemente indietro rispetto al resto d’Italia, con gravi danni per l’agricoltura e quindi per l’intera economia isolana.

Poiché ritengo paradossale il fatto che non è prevista la realizzazione di opere pubbliche in una terra coma la Sicilia che si contraddistingue per le alte temperature e la desertificazione, auspico che al più presto possa aprirsi un dialogo tra Sta­to e Regione per approfondire la questione”. A dichiararlo è Vincenzo Figuccia deputato Lega all’Ars e commissario provinciale del partito a Palermo.