“Nel corso degli anni cosa nostra ha mutato pelle e diversificato i propri affari. Continua ad essere colpita duramente con l’attività repressiva delle Forze dell’Ordine e della Magistratura ed “oggi appare indebolita, ma sempre viva” ed impegnata – anche attraverso il “pizzo” – nella ricerca quotidiana e ossessiva di denaro”. E’ il commento del colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri a Palermo, sull’operazione antimafia che ha portato all’arresto di 17 persone per il pizzo a Borgo Vecchio.
“Da un’analisi storica del fenomeno estorsivo emerge come – in un territorio sottoposto ad un clima di intimidazione diffusa (dove la vittima, anche solo dietro una minaccia verbale, percependo rischi e conseguenze per sé e per propri i familiari, si sente costretta a cedere) – la criminalità organizzata riesca nel tempo ad imporre il pizzo”.
“A noi tutti cittadini di questa stupenda terra, ai commercianti e agli imprenditori – i quali hanno interpretato le gesta e le parole che il Giudice Paolo Borsellino riportò nel suo libro Oltre il muro dell’omertà (“È normale che esista la paura in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio”) – esprimo la mia gratitudine per essersi affidati allo Stato, continuando a denunciare gli estortori”.
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