ROMA (ITALPRESS) – Nell’economia circolare c’è la chiave per salvare il pianeta. Ne è convinto Riccardo Piunti, presidente di Conou, il Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli olii minerali usati. Intervistato da Claudio Brachino, per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress, ha detto: “credo che l’economia circolare sia la soluzione alla battaglia del cambiamento climatico. Nel mondo, ogni anno, si estraggono materiali per 100 miliardi di tonnellate, su queste vengono dal recupero solo 8, le altre 92 le tiriamo via dal pianeta. Questa cosa è insostenibile, il pianeta non regge così, dobbiamo riutilizzare e riciclare i materiali, le miniere non devono essere nuove, non si può continuare a scavare, si devono utilizzare le miniere di rifiuti”.
A proposito di rifiuti, Piunti ha ricordato che “i danni che può fare l’olio minerale, se disperso nell’ambiente, sono enormi. Raccoglievamo il 20-30% dell’olio che si poteva raccogliere, oggi siamo al 99%, noi raccogliamo tutto l’olio minerale e il punto di forza è che lo ricicliamo tutto, non ci limitiamo a raccoglierlo. Abbiamo degli obbiettivi in particolare: il primo è la qualità del rifiuto, il secondo tema è quello della comunicazione, il terzo è l’innovazione e la digitalizzazione delle nostre imprese, infine c’è la nostra eccellenza, noi abbiamo fatto uno spot dove si dice che il Conou è un’eccellenza europea”.
Entrando nel dettaglio ha spiegato che “quando uno raccoglie dei rifiuti, valuta e sceglie quale riutilizzare, quando uno arriva a rigenerare tutto, e siamo noi, con il 100%, arriva a chiudere il ciclo dell’economia circolare. Questo per dire che non si deve scegliere, si deve lavorare prima per gestire la qualità del rifiuto, in modo tale da selezionare gli inquinanti e gestirli ad hoc, la differenziazione è la chiave nei rifiuti industriali, i rifiuti industriali vanno differenziati, solo così si possono tutti rigenerare”. Fondamentale, in questo processo, è la comunicazione: “il Consorzio ha lavorato tanti anni per comunicare ai cittadini che l’olio usato non si butta, che se lo butti nell’acqua fai un danno terribile, e questo i cittadini lo sanno”. E poi la digitalizzazione: “noi crediamo che le nostre aziende che fanno un servizio ai clienti per la gestione dei rifiuti, possano produrre risultati migliori digitalizzando i servizi, migliorando la comunicazione con i clienti”.
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