Pioggia di cenere nella notte su Catania, chiuso anche l’aeroporto

L’Etna non si ferma e la cenere continua a cadere su Catania e sui paesi alle pendici del vulcani. L’ultimo parossismo è stato questa notte con fontana di lava e violenti boati dal cratere di Sud-Est. Il fenomeno, iniziato all’01:00 si è concluso alle 02.19.

Presente anche una piccola colata lavica che si è diretta in direzione sud-ovest, che è alimentata e si attesta ad una quota di circa 2.800 metri sul livello del mare. La nuova attività del vulcano è stata accompagnata dall’emissione di un’intensa nube eruttiva, alta almeno 5 chilometri, secondo stime dell’Ingv-Oe, che ha causato una copiosa ‘pioggia’ di cenere lavica su diversi paesi e anche su Catania, provocando la sospensione dell’operatività dell’aeroporto. 

La Sac, società che gestisce lo scalo internazionale Vincenzo Bellini, ha reso noto che la pista è attualmente chiusa e che nessun volo potrà quindi atterrare o decollare fino alle ore 10:30 di oggi. Le operazioni di pulizia e bonifica sono in corso già dalla notte scorsa.

Intanto i comuni catanesi sono vivono ormai da mesi una condizione di grave disagio. Ieri la questione è stata al centro del vertice convocato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al PalaRegione di Catania, con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, e il coordinamento dei presidenti di Consiglio comunale dell’area metropolitana di Catania. Presenti all’incontro, oltre al sindaco della Città metropolitana di Catania, Salvo Pogliese, anche i primi cittadini dell’area pedemontana etnea.

La Regione chiede al governo centrale una norma che consenta di finanziare l’attività di intervento a sostegno degli enti locali, dei privati e delle imprese.

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