Top News

Pil, Bankitalia rivede stime al rialzo ma pesa lo scenario energetico

ROMA (ITALPRESS) – Secondo le proiezioni macroeconomiche della Banca d’Italia per l’Italia nel quadriennio 2022-25 nello scenario di base la crescita del Pil in Italia sarebbe pari al 3,8% nel 2022, allo 0,4 nel 2023 e all’1,2% sia nel 2024 sia nel 2025. In linea con i segnali desumibili dagli indicatori ad alta frequenza il prodotto si indebolirebbe nel trimestre in corso e nel successivo; l’attività tornerebbe a crescere gradualmente dalla prossima primavera e acquisirebbe maggior vigore dal 2024, in concomitanza con l’attenuazione delle pressioni inflazionistiche e dell’incertezza connessa con il conflitto in Ucraina. L’attività economica beneficerebbe degli effetti delle misure di politica di bilancio e degli interventi delineati nel Pnrr.

Rispetto alle proiezioni pubblicate in ottobre, la crescita del prodotto è rivista al rialzo per quest’anno e il prossimo, grazie ad andamenti più favorevoli nel terzo trimestre dell’anno in corso (che determinano un effetto di trascinamento anche sul prossimo anno). Sarà invece lievemente al ribasso nel 2024, per via degli effetti di un’inflazione più elevata. I consumi delle famiglie, dopo una crescita sostenuta nei trimestri centrali del 2022, che determina anche un forte effetto di trascinamento sul 2023, diminuirebbero alla fine dell’anno in corso e nei primi mesi del prossimo, risentendo dell’impatto del marcato aumento dei prezzi sul reddito disponibile; rimarrebbero deboli nella restante parte del 2023, per accelerare gradualmente in seguito, grazie alla discesa dell’inflazione. Il tasso di disoccupazione resterebbe sostanzialmente invariato nel biennio 2022-23, all’8,2%, e calerebbe a poco meno del 7,5% nel corso dei due anni successivi, anche per via di un’espansione relativamente modesta dell’offerta di lavoro. L’inflazione al consumo, pari all’8,8% nella media di quest’anno, diminuirebbe al 7,3 il prossimo, al 2,6 nel 2024 e all’1,9% nel 2025. Al netto delle componenti alimentare ed energetica l’inflazione sarebbe pari al 3,3% nell’anno in corso, al 3,5 nel prossimo, al 2,7 nel 2024 e al 2,2 nel 2025.

“In uno scenario avverso – sottolinea Bankitalia -, si valutano in particolare le conseguenze per l’economia italiana un’eventuale interruzione permanente dei flussi di materie prime energetiche dalla Russia, che determinerebbe una limitata disponibilità di gas nel prossimo inverno e in quello successivo. Nel complesso, in questo scenario il prodotto si ridurrebbe di circa l’1% sia nel 2023 sia nel 2024 e rimarrebbe poco più che stagnante nell’anno successivo. L’inflazione al consumo salirebbe ulteriormente, avvicinandosi all’11% nel 2023, per poi scendere progressivamente, riportandosi al 2% nel 2025”.


– foto Agenziafotogramma.it –

Redazione

Recent Posts

NASpI, aumenti per tutti: non c’è differenza tra i cittadini, tutti avranno importi più alti | Ormai è deciso

In arrivo tante novità nel 2025, occhio a questi cambiamenti. La Nuova Assicurazione Sociale per…

14 minuti ago

Arrivi da Siracusa in Grecia in 45 minuti contati: dall’autostrada prendi questa stradina e sei arrivato | Neanche i siciliani conoscono la via

La Grecia è un paese affascinante, tutto da scoprire, e sorprendentemente 'vicino' alla Sicilia. Mitica,…

2 ore ago

SuperG St.Moritz a Huetter, Goggia sul podio, Vonn 14^

Il primo dei due supergiganti in programma a St.Moritz se lo prende Cornelia Huetter davanti…

2 ore ago

Attacco al mercatino di Natale a Magdeburgo, killer puntava all’area bimbi

Si trova sotto interrogatorio, dopo il suo arresto, l’attentatore che ieri sera alla guida di…

2 ore ago

Schifani “Sicilia in crescita, guardiamo al futuro con fiducia”

“Oggi posso dire, con orgoglio e gratitudine che iniziamo a vedere i frutti di un…

2 ore ago

Fulmine a Villa Lampedusa: “Abbiamo vissuto momenti di paura”

“Abbiamo vissuto una serata di grande paura ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di…

3 ore ago