Piano Utilizzazione Aree Demaniali Marittime. Il Comune avvia, con espressa deliberazione di indirizzo della Giunta Municipale, le attività di revisione del Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime.
“La vivibilità, la fruizione e l’attrattatività della costa di Palermo – ha dichiarato il Sindaco, Leoluca Orlando – devono essere parte integrante della vivibilità, della fruizione e dell’attrattività turistica di Palermo. Tutti elementi collegati alla vivibilità e la fruibilità da parte dei palermitani.
Da Sferracavallo e Mondello fino ad Acqua dei Corsari, la costa può essere espressione di una visione di sviluppo urbano, rispettoso dell’ambiente che sia libero da rendite parassitarie.
Uno dei Piani di programmazione generale che insieme al Piano Regolatore e a quel grande Piano della mobilità che nasce dal progettodel Tram contribuisce a dare forma alla Palermo del futuro”.
In estrema sintesi, Il Piano che il Comune si appresta a revisionare, in tal senso, è lo strumento indispensabile per avviare la piena e legittima utilizzazione della Costa, con attività di servizio alla balneazione e ludico ricreative esercitabili in prossimità del mare, da espletare nel rispetto dei valori paesaggistici ed ambientali.
Uno strumento urbanistico che assumerà particolare rilevanza alla data di scadenza di tutte le concessioni oggi presenti, prevista nel 2020, in corrispondenza della quale tutta la Costa diventerà interamente disponibile per l’apertura di nuove attività, con iniziative che, in coerenza con i principi condivisi dalla collettività e regolamentati dal P.U.D.M., dovranno garantire tutti i servizi necessari, ma anche la presenza di adeguate porzioni di Costa da destinare alla libera e gratuita fruizione del mare. E ciò anche per la spiaggia di Mondello.
Il P.U.D.M. è altresì lo strumento che cerca di riequilibrare le attività di fruizione del mare a favore dei tratti di costa oggi sottoutilizzate ed in stato di degrado ed abbandono, quale quelli che insistono nella zona Sud Orientale del territorio Comunale.
Il Piano dovrà garantire che almeno metà della Costa interessata non sia data in concessione e, pertanto, che sia destinata alla libera e gratuita fruizione da parte della collettività. Deve, inoltre, assicurare che le concessioni demaniali non interessino un fronte a mare superiore a cento metri e che tra una concessione e l’altra vi siano almeno cento metri di spiaggia libera; che le aree in concessione non superino i tremila metri quadrati di estensione e che i manufatti devono avere la caratteristica di precarietà, essere realizzati con materiali e metodologie che ne consentano la facile rimozione nonché colorati con un massimo di tre colori.
I concessionari sono tenuti, infine, a garantire per tutto l’anno la pulizia degli spazi utilizzati e di quelli limitrofi non oggetto di altre concessioni.
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