Piano Sud, Pace: “Tenere alta l’attenzione sulle priorità del Mezzogiorno”

 

 

Subito il potenziamento della bretella Trapani-Mazara del Vallo (oltre 200 mln). Caponetto (ministero affari regionali): “Parola d’ordine: velocizzare”.

Trapani, martedì 8 novembre 2011 – “Una volta rimodulati i fondi europei per il Sud bisogna velocizzare la spesa e partire dalle opere di interesse nazionale e regionale. Tra queste c’è anche il potenziamento della bretella Trapani-Mazara del Vallo che servirà a rafforzare i collegamenti con l’aeroporto Birgi e che, oltre a facilitare la viabilità per residenti e pendolari, potrà favorire anche i flussi turistici e delle merci”. A dirlo è il presidente della Camera di commercio di Trapani, Giuseppe Pace, che stamattina ha aperto i lavori del Forum “Un nuovo passo per lo sviluppo dell’Italia meridionale. Le opportunità del Piano per il Sud”, organizzato dall’ente camerale e da Unioncamere. “Il piano Sud deve partire subito. Le priorità per la Sicilia”, ha aggiunto il presidente Pace, “sono le infrastrutture che possono rimettere in moto l’economia locale e il mercato del lavoro. Nonostante il periodo di crisi e l’attuale situazione politica, le istituzioni non possono abbassare la guardia e devono continuare a concentrarsi sulle priorità del paese e del Mezzogiorno. Altrimenti la crescita resterà bloccata”.
“Le due parole chiave del piano sud sono concentrazione e velocizzazione”, ha assicurato Antonio Caponetto, direttore del dipartimento affari regionale, presente all’incontro in rappresentanza del ministro per i rapporti con le regioni, Raffaele Fitto. “Tra le opere in elenco c’è anche il potenziamento della bretella di congiunzione con l’aeroporto di Trapani per la quale è prevista una spesa di oltre 200 milioni di euro. Più altre infrastrutture come la ferrovia Catania-Palermo che è inserita tra i progetti di rilevanza nazionale”, ha continuato Caponetto presentando i contenuti del piano Sud. “La rimodulazione delle risorse decisa ieri a Roma”, ha commentato il delegato del ministro Fitto, “da un lato permette di ridurre una parte dell’impegno finanziario nazionali e, dall’altro, consente di recuperare 8 miliardi di euro dell’Ue vincolati al territorio e che resteranno nel Mezzogiorno d’Italia”.
Nel corso del meeting, è stato anche ribadito il ruolo delle Camere di commercio come “sentinelle” del territorio per contribuire alla crescita locale. “Il ruolo delle camere di commercio”, ha detto Pace che presiede Unioncamere Sicilia, “è strategico per la crescita e per lo sviluppo locale. Il sistema camerale è un punto di riferimento per il sistema produttivo che in Sicilia è rappresentato soprattutto da medie e piccole aziende, molte delle quali producono eccellenze. Il nostro compito è quelle di accompagnare le imprese verso un percorso di crescita che le porti anche all’estero, soprattutto adesso che l’Istituto per il commercio estero (Ice) è stato soppresso. La provincia di Trapani è sulla buona strada. Basti pensare che da gennaio a giugno 2011 le esportazioni di merci provenienti dalle aziende trapanesi sono aumentate dell’11,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E in Sicilia il dato sfiora il +30%”. (Unioncamere Sicilia)