Piano Battaglia, ci sono neve e impianti ma non i mezzi: turisti bloccati
Piano Battaglia è uno dei posti più singolari della Sicilia, in quanto rappresenta una contraddizione in termini. Questo perchè nello stesso luogo è possibile trovare fossili di corallo, a testimonianza del fatto che 6 milioni di anni fa questo luogo era sommersa dall’acqua, ma al contempo andare a sciare, guardando il mare di Sicilia.
Sulla bellezza di Piano Battaglia hanno scommesso negli anni diverse attività, come quella di Giovanni Faletra, che ha aperto all’incirca 5 anni fa, scommettendo su questo luogo, anche durante la primavera, destagionalizzando in maniera da avere una continuità lavorativa con l’inverno, la stagione senz’altro più redditizia.
Purtroppo lo spirito imprenditoriale, ogni anno, è puntualmente scoraggiato dai tanti problemi che Piano Battaglia, ed il Parco delle Madonie, non sono mai riusciti a risolvere in maniera adeguata. Su tutti la manutenzione delle strade ed i servizi inesistenti.
Piano Battaglia, turisti costretti a disagi ed ingenti perdite per gli operatori turistici
E’ di ieri una lettera aperta scritta dal gestore del Rifugio Marini, il signor Faletra, dove racconta come siano stati costretti a disagi ed ingenti perdite. “ La mancanza di mezzi, lo scarso coordinamento degli operatori che operano sul territorio e lasciatemi dire anche l’impreparazione di chi sovrintende all’ordine pubblico e alla viabilità a Piano Battaglia hanno fatto sì che più di 20 autobus sono stati fermati all’altezza del Parco Avventura e invitati a ritornare indietro dopo lunghe ore di attesa.
Qualcuno, ignaro della distanza da percorrere, non si è rassegnato allo stop e si è incamminato, a piedi, non sapendo degli otto chilometri da percorrere per raggiungere la destinazione.”
Il signor Faletra continua raccontando gli inconvenienti in cui sono incorsi i turisti, rimasti in strada per ore, senza nessun tipo di assistenza o quantomeno servizi igienici.
“ Oggi avevamo prenotazioni per 190 coperti e abbiamo servito 60 pasti perdendo tra ristorante e bar circa 4.000 euro senza poi contare lo spreco del cibo preparato che andrà buttato via: per una piccola economia come la nostra sono davvero tanti. ”
Le reazioni politiche
Il fatto non è passato inosservato, ed ha suscitato alcune reazioni politiche, soprattutto da parte del M5S, che è intervenuto sulla vicenda tramite la sua deputata all’ARS, Roberta Schillaci, che ha prontamente riconosciuto la necessità di accelerare sull’istituzione del tavolo tecnico regionale per la viabilità e sicurezza che le commissioni Turismo e Ambiente dell’Ars hanno deliberato la scorsa settimana.
“Dobbiamo assolutamente accelerare – afferma la deputata – per cercare di salvare la stagione degli operatori economici. Le principali criticità restano quelle legate alla viabilità e ai mancati interventi di manutenzione nell’intera area del comprensorio madonita per l’incapacità di mettere in atto azioni coordinate tra i soggetti preposti”.
Per risolvere questa problema di coordinamento tra i vari soggetti interessati, il gruppo M5S è intenzionata a depositare all’Ars un disegno di legge che istituisca una commissione di coordinamento per il comprensorio sciistico regionale siciliano.